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Trump inciampa sulla riforma sanitaria

Dopo lo stop dei giudici ai due bandi contro l’immigrazione da alcuni paesi islamici, Donald Trump deve incassare un’altra cocente sconfitta.

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La riforma sanitaria che doveva cancellare l’Obamacare è stata ritirata venerdì sera poco prima del voto alla Camera dei rappresentanti poiché mancavano i numeri per la sua approvazione, come aveva spiegato lo speaker Paul Ryan alla Casa Bianca.

L’ala più conservatrice dei repubblicani ha mantenuto il suo dissenso verso il testo che conserva comunque alcune prerogative dell’Obamacare. Non è quindi servito l’ultimatum lanciato dal presidente ai suoi con il quale chiedeva di chiudere la discussione sulla riforma sanitaria per iniziare ad affrontare il taglio delle tasse.

Quasi 30 milioni di americani meno abbienti continueranno quindi per il momento ad avere una copertura sanitaria mentre l’opposizione democratica esulta. “È un giorno entusiasmante per noi e una vittoria per il nostro paese e per gli americani”, ha affermato la capogruppo democratica Nancy Pelosy, che era presidente della Camera quando Obama fece passare il suo progetto.

Per Trump, che aveva scommesso molto su immigrazione e sanità all’inizio del suo mandato, si apre ora un periodo complicato. Come era emerso già nella campagna elettorale, dovrà cercare di compattare la maggioranza conservatrice sulle sue politiche assai profilate che non fanno l’unanimità tra gli stessi repubblicani.  

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