Ristoranti e hotel, meno mance dai giovani
Anche se non vi è alcun obbligo legale, la mancia costituisce, pur con differenze settoriali e regionali, un’abitudine piuttosto consolidata in Svizzera. Le nuove modalità di pagamento elettroniche e differenze generazionali stanno però minando questa tradizione, secondo quanto emerge da uno studio condotto dalla banca Cler.
La categoria di coloro che lavorano nella ristorazione, a contatto con il pubblico, è in questo ambito quella più fortunata. Il 62% del campione interpellato nell’indagine demoscopica dichiara di lasciare sempre la mancia al ristorante e il 23% lo fa in modo non sistematico.
Seguono i saloni di bellezza o di parrucchiere dove le rispettive quote sono del 37% e del 22%. La generosità della clientela cala ulteriormente nel settore alberghiero, dei dipendenti dei servizi di consegna, delle compagnie di taxi, dei bar e delle discoteche, nonché dei collaboratori dei servizi di riparazione e montaggio.
Giovani più restii
Curioso notare che emergono alcune differenze regionali: le e gli svizzeri francesi lasciano molto meno “pourboire” rispetto agli abitanti della Svizzera tedesca.
Lo studio analizza anche le motivazioni che spingono le persone a versare un piccolo contributo agli e alle impiegate. La stragrande maggioranza, pari all’83% degli intervistati, intende esprimere apprezzamento e soddisfazione per il servizio ricevuto. Un terzo del campione lo fa per abitudine, mentre un altro terzo per incrementare la remunerazione del personale, che normalmente in questi settori non percepisce salari elevati.
In futuro però le e i dipendenti rischiano di non poter più contare sulla generosità della clientela. Le nuove generazioni infatti, vale a dire i giovani fino ai 30 anni, sono assai meno inclini a versare la mancia e questo lascia intravedere in prospettiva una situazione non troppo rosea per le e i salariati.
Mance al personale più simpatico
Dallo studio emergono anche alcune differenze di genere: gli uomini risultano, in misura del 56%, più predisposti a lasciare laute mance rispetto alle donne (34%) in presenza di personale simpatico ed estroverso, mentre i due sessi concordano sostanzialmente nel ridurre l’importo della ricompensa facoltativa nei confronti di dipendenti non altrettanto cordiali o di aspetto non troppo curato.
In Svizzera non c’è l’obbligo di lasciare la mancia, osserva Samuel Meyer, CEO di Banca Cler, mentre all’estero vige spesso la regola del 10%. Da noi il 60% delle e degli intervistati dichiara di arrotondare l’importo del conto, ma solo per il 3% del campione questa cifra supera il 10%.
La modalità preferita del compenso extra è il contante (57%) e solo il 10% lo versa attraverso una carta bancaria. Una pratica, rileva sempre lo studio, che è spiegata con il preciso scopo della o del cliente di manifestare il proprio ringraziamento pecuniario alla persona giusta (70%). Anche se il pagamento con carta o telefono portatile sta diventando sempre più popolare, il 45% delle e degli interpellati preferisce sempre mettere qualche banconota sul tavolo dicendo, come di consueto, “Grazie mille, tenga pure il resto”.
Le mance nel mondo
In periodo di vacanze e viaggi internazionali sarebbe comunque opportuno conoscere le usanze di ciascun Paese in materia. In alcuni di essi la mancia è vista quasi come un’offesa, mentre in altri vi è l’obbligo tassativo di corrispondere al personale una quota fissa del conto.
In proposito il sito della banca Cler offre un esauriente elencoCollegamento esterno degli usi locali nei ristoranti, negli hotel e nei trasporti pubblici (taxi) in vari Stati. In Spagna e Portogallo, ad esempio, in bar e ristoranti si lascia dal 5% al 15% delle consumazioni, in Francia, Italia, Croazia e Regno Unito il 10%. In Grecia si arrotonda fino al 10% e in Turchia si versa almeno la stessa percentuale.
Nella Mitteleuropa (Germania, Austria, Repubblica ceca e Ungheria) si è soliti lasciare sul tavolo dal 5 al 10%. Oltre Oceano si è più generosi (ma i datori di lavoro sono più parchi): il e la cliente pagano almeno il 15-20% di mancia in Canada e negli Stati Uniti. Più a sud, in Brasile, Cile e Costa Rica normalmente la “propina” è inclusa nel conto (altrimenti è del 10%) mentre in Argentina, Messico, Nicaragua e Perù la quota spettante al personale è tra il 10 e il 20%.
In Asia invece, a partire da Cina, Giappone, Singapore e Myanmar, camerieri/e e altri addetti/e alla clientela non si attendono alcuna mancia. Non è però così in India (5-10%) e nelle località turistiche di Indonesia, Cambogia, Malesia, Thailandia e Vietnam dove in genere viene già applicato un 10% alla fattura per il personale, ma è gradito un ulteriore 5-10% da parte dell’avventore. Questa percentuale è invece abituale negli Emirati Arabi. Nel continente africano le mance vanno dal 10 al 15%.
Le regole negli alberghi
Discorso analogo per gli alberghi: al personale delle pulizie si dà dai 2 ai 5 euro per ogni giorno di pernottamento in Germania, Ungheria, Austria, Repubblica ceca; da 1 a 2 euro in Spagna e Portogallo e 1 euro in Italia, Grecia, Francia, Regno Unito e Turchia. Analogamente in USA e Canada la somma è di 1 o 2 dollari, così come negli altri Paesi del continente americano. In Asia vigono regole analoghe a quelle valide per i ristoranti e in Nord Africa la mancia giornaliera agli addetti/e alle camere è di circa 50 centesimi di euro.
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