Raddoppiata la pena minima per gli stupratori
Le sanzioni per violenze e reati sessuali contro donne e bambini saranno inasprite in Svizzera. La proposta approvata oggi dal governo federale prevede infatti pene minime raddoppiate per gli stupratori, da uno a due anni di detenzione.
“I dati parlano di 97 condannati per stupro nel 2016, anche per questo è necessario intervenire”, ha precisato la responsabile del Dipartimento giustizia e polizia Simonetta Sommaruga.
Discorso analogo per le vittime minorenni: per gli atti sessuali con fanciulli con meno di 12 anni, che non coincidono formalmente con la fattispecie di violenza carnale, viene introdotta una pena detentiva minima di un anno mentre se si configura il reato di violenza carnale la pena detentiva minima è aumentata a due anni. Verrà aumentata, da sei mesi a un anno, anche la sanzione per lesioni gravi.
Armonizzazione del diritto penale
La revisione legislativa, che tocca 85 articoli del Codice penale, vuole armonizzare le varie norme dell’ordinamento e adeguarle ai cambiamenti intercorsi nella morale e nel diritto internazionale. Il lavoro si è basato su un’analisi comparativa effettuata allo scopo di stabilire se le comminatorie corrispondono alla gravità dei diversi reati e se vi è un rapporto equilibrato tra loro.
E proprio per questa esigenza di armonizzazione, le sanzioni saranno diminuite in altri ambiti, ad esempio nei casi di denuncia mendace o di falsificazione d’ordini mentre la pena minima per i reati commessi per mestiere contro il patrimonio è uniformata e consiste in una detenzione di sei mesi.
Interventi preventivi
Ma il governo non si limita ad agire sul piano della persecuzione dei reati, rafforzando la tutela per determinate categorie di persone.
La consigliera federale Sommaruga ha infatti sottolineato l’importanza della prevenzione, elencando progetti legislativi e misure adottate recentemente dal governo per aumentare la protezione nei confronti degli abusi, della violenza domestica e delle molestie. Atti che si sono tradotti in concreto nell’estensione dell’obbligo di avviso per tutelare i fanciulli in tenera età e di una migliore protezione contro lo stalking grazie a cavigliere elettroniche.
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