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La Venezia che è anche un po’ svizzera

La facciata della chiesa con due restauratori appesi nel vuoto
Uomini ragno, ovvero restauratori professionisti abilitati al lavoro su fune, si sono calati dalla cima dell’edificio per controllare, mappare le criticità architettoniche. Italo Rondinella

Nuovi interventi alla chiesa di San Stae a Venezia. I lavori sono finanziati dalla fondazione elvetica Pro Venezia.

Esistono, in giro per il mondo, diverse organizzazioni che lavorano per la salvaguardia del patrimonio storico-artistico veneziano. Una di queste è la Fondazione svizzera Pro VeneziaCollegamento esterno che, in questi giorni, ha finanziato l’attività di monitoraggio su fune della facciata e del campanile della chiesa di San Stae.

Uomini ragno, ovvero restauratori professionisti abilitati al lavoro su fune, si sono calati dalla cima dell’edificio per controllare, mappare le criticità architettoniche e rimuovere sia le pietre mobili pericolanti che i detriti e le erbacce. Questa attività è propedeutica ad un vero e proprio intervento di restauro che Pro Venezia aveva già realizzato tra il 1976 e il 1979.

Giordano Zeli, presidente della Fondazione, spiega come il rapporto tra la Confederazione e Venezia sia stato favorito dalla “presenza – nella città lagunare – per oltre 300 anni, di una colonia importantissima di artigiani, architetti, scultori e stuccatori che provenivano dalla zona dei laghi e, in modo particolare, dal Lago di Lugano”.

È per questa ragione – continua Zeli – che “nel limite del possibile, cerchiamo sempre, quando vogliamo adottare un progetto di restauro, di scegliere un oggetto che abbia un legame con la Svizzera; o, meglio, che sia stato realizzato, in parte o totalmente, da un artista svizzero”.

L’ attività della Fondazione, si inscrive in un progetto più ampio che nasce dall’appello dell’Unesco e del Consiglio d’Europa dopo le grandi alluvioni che colpirono, in particolar modo, Firenze e Venezia nel 1966. Da quell’impulso, con l’obiettivo primario di promuovere e finanziare il restauro del patrimonio artistico veneziano, nacquero i Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di VeneziaCollegamento esterno, di cui la Pro Venezia fa parte.

Ecco le immagini e l’intervista al presidente Giordano Zeli:

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