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Immigrazione “di massa”, non si voterà di nuovo

L’iniziativa che voleva annullare il ‘sì’ dei cittadini elvetici del 9 febbraio 2014 all’iniziativa denominata “Contro l’immigrazione di massa” è stata ritirata.

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L’iniziativa RASA (dall’acronimo tedesco “Raus aus der Sackgasse”, “Fuori dal vicolo cieco” in italiano) era stata lanciata pochi mesi dopo l’accettazione del testo promosso dall’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) che chiedeva la gestione autonoma dell’immigrazione in Svizzera.

Il “sì” dei votanti a quest’ultima iniziativa aveva fatto planare molte incertezze sul futuro degli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’Unione Europea. Se applicata alla lettera, la modifica costituzionale sarebbe verosimilmente entrata in rotta di collisione con l’accordo bilaterale sulla libera circolazione tra Svizzera e Unione Europea e di riflesso su tutti gli altri accordi tra Berna e Bruxelles.

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“Non potevamo accettare di rimettere in discussione gli accordi bilaterali, per questo motivo è stata lanciata un’iniziativa”, ha ricordato martedì in una conferenza stampa a Berna Franziska Barmettlere, del comitato promotore dell’iniziativa RASA. Il testo chiedeva una sola cosa: che le disposizioni introdotte il 9 febbraio 2014 venissero abrogate.

Nel frattempo il parlamento ha però elaborato una legge di applicazione dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” eurocompatibile. Sul mercato del lavoro la preferenza viene data ai disoccupati indigeni, senza però introdurre tetti massimi e contingenti migratori. Disposizioni – quest’ultime – che non sarebbero state compatibili con l’accordo sulla libera circolazione.

“Il nostro scopo principale è stato raggiunto, ha dichiarato Thomas Geiser, professore di diritto dell’Università di San Gallo. L’iniziativa contro l’immigrazione di massa è stata applicata senza mettere in pericolo i bilaterali”.

I promotori dell’iniziativa RASA ritengono che essa abbia permesso di mettere una certa pressione sul parlamento affinché trovasse una soluzione eurocompatibile.

Con la decisione di ritirare l’iniziativa, il capitolo sull’immigrazione “di massa” è concluso. Almeno per il momento. L’UDC potrebbe infatti presto iniziare a raccogliere firme per una nuova iniziativa che mira ad abolire l’accordo sulla libera circolazione.  

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