Peggiora invece di migliorare la quota di rappresentanti del gentil sesso ai vertici delle aziende private in Svizzera, scesa di un punto dall’8 al 7% nell’ultimo anno.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 7.3.2018)
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Secondo il rapporto Schilling solo l’8% dei membri di direzione entrati in carica nel 2017 nelle 118 principali società elvetiche erano di sesso femminile, contro il 21% registrato l’anno precedente.
Ma nell’indagine pubblicata oggi dice di più: ben il 59% delle imprese analizzate non conta alcuna donna in seno alla propria direzione e il meccanismo di promozione interna rivela evidenti pecche, dal momento che solo il 22% delle donne giunte ai vertici della gerarchia erano già nell’organico dell’azienda contro il 67% degli uomini.
Ben altra situazione emerge nel settore pubblico dove le donne rappresentano il 16% dei quadri superiori, contro il 14% l’anno scorso, e più di uno su quattro (il 27%) dei nuovi manager è di sesso femminile. Tra le possibili cause del divario tra pubblico e privato il rapporto Schilling individua la regolamentazione dei tempi di lavoro più idonei a conciliare esigenze famigliari e carriera.
Sicuramente migliore la situazione dei consigli d’amministrazione dove il 25% dei nuovi rappresentanti è donna, quota che aumenta la presenza femminile globale dal 17% del 2017 al 19%. Ma per rispettare le richieste della politica, ossia il 30% nel 2022, questa proporzione deve ancora crescere di almeno tre punti percentuali all’anno, secondo quanto indica sempre l’inchiesta.
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Un altro aspetto contemplato nel rapporto Schilling riguarda la presenza di manager stranieri che nei posti chiave privati sono leggermente diminuiti dal 45 al 44%. Tra i nuovi membri la loro percentuale è invece calata in modo assai più vistoso dal 64 al 38%.
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