Il numero di queste prestazioni mediche è in costante aumento dal 2018 e, nel 68% dei casi, gli interventi di questo tipo di chirurgia hanno riguardato il passaggio di genere dal femminile a quello maschile, dove la mastectomia – ovvero l’asportazione dei seni – è stata l’operazione più frequente (e quella che ha marcato il più rapido aumento tra il 2019 e il 2022).
L’anno scorso, questo intervento è stato eseguito 221 volte (42% del totale), contro le 80 del 2019 (+176%). Le operazioni per il passaggio da donna a uomo sono state eseguite su persone con un’età media di 27 anni e il 54% di loro aveva dai 15 ai 24 anni di età.
Più in generale si constata che il numero di transizioni è rimasto molto basso fino al 2018, per poi crescere in modo costante, passando da 248 degenze nel 2019 a un totale di 525 nel 2022 (+115%).
Gli interventi di riassegnazione del sesso da maschile a femminile sono aumentati in modo più marcato (+123%) rispetto alla transizione inversa (+102%) e in questo caso i pazienti trattati appartenevano a una fascia di età superiore (34 anni) rispetto alla fattispecie inversa: un terzo di loro aveva dai 25 ai 34 anni. In Svizzera, quasi tutta la chirurgia relativa alla transizione di genere (95%) avviene in cinque ospedali, per la maggior parte universitari.
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