Fine corsa per l'ex Cavaliere, a cui mancavano una sessantina di voti per salire al Quirinale.
Keystone / Fabio Frustaci
Silvio Berlusconi rinuncia a correre per la più alta carica dello Stato italiano. La decisione, comunicata nel corso del vertice del centro-destra, viene motivata con l'esigenza di ricercare soluzioni unitarie per il Paese.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
L’ex Cavaliere ha svelato che per il Quirinale sarà avanzata una proposta condivisa del centrodestra all’altezza, in grado di avere il massimo consenso possibile.
“Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la Presidenza della Repubblica”, è scritto in una nota che è stata diffusa nel tardo pomeriggio.
“Continuerò a servire il mio Paese in altro modo, come ho fatto in questi anni, da leader politico e da Parlamentare Europeo, evitando che sul mio nome si consumino polemiche o lacerazioni che non trovano giustificazioni che oggi la Nazione non può permettersi”, ha aggiunto l’ex premier.
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Intanto regna l’incertezza assoluta sui possibili candidati alla successione di Sergio Mattarella: un sondaggio pubblicato venerdì dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24 mostra che per il Quirinale gli italiani sarebbero molto soddisfatti di un Mattarella bis (65,1%) o dell’elezione al Colle dell’attuale premier Mario Draghi (57,1%).
Il nome di Berlusconi, ormai da stralciare dalla lista, avrebbe soddisfatto invece solo il 25,7% degli intervistati. In corsa ci sarebbero anche Paolo Gentiloni (38,3%), Emma Bonino (32,2%) e Marta Cartabia (29,0%).
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