Quegli svizzeri che si battono a fianco dell’Ucraina
Tra i combattenti stranieri che si sono arruolati nella legione internazionale vi sono anche diversi svizzeri.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar
Pochi giorni dopo l’invasione russa dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy ha lanciato un appello per chiedere a volontari stranieri di unirsi alla lotta e ha annunciato la creazione della legione internazionale. “Chiunque voglia unirsi alla difesa dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo può venire e combattere fianco a fianco con gli ucraini contro i criminali di guerra russi”, aveva dichiarato Zelenskyy, firmando poco dopo un decreto per velocizzare l’ingresso di questi combattenti, a cui non è richiesto il visto.
Un appello accolto da migliaia di persone ai quattro angoli del pianeta e in particolare nei Paesi occidentali.
Tra di loro vi sono anche diverse decine di persone residenti in Svizzera. Sul loro numero non si sa per ora nulla, ma secondo le informazioni raccolte dalla Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS, 35 persone si sono annunciate all’ambasciata ucraina nella prima settimana del conflitto.
Nel servizio che potete scoprire qui sotto, la RTS ha incontrato alcuni di questi volontari.
Contenuto esterno
Se all’inizio del conflitto sono affluite in Ucraina anche molte persone senza nessuna esperienza militare, oggi la situazione è cambiata e i responsabili dell’esercito ucraino accettano di arruolare solo gente che ha competenze belliche.
Al pari di quella di molti altri Stati, la legislazione svizzera vieta ai suoi cittadini di prendere le armi per l’esercito di un altro Paese. Il Codice penale militare prevede una pena sino a tre anni di carcere “se uno svizzero si arruola in un esercito straniero senza il permesso del Consiglio federale”.
In generale, però, questo articolo è applicato in maniera relativamente blanda e i giudici si limitano spesso a pene pecuniarie. Ad esempio, nel 2019 un sergente dell’esercito svizzero partito per combattere a fianco dei curdi in Siria contro i miliziani dello Stato islamico era stato condannato a una multa al suo rientro nella Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
OpenAI, la società che ha lanciato ChatGPT, aprirà uffici a Zurigo. L'azienda statunitense, con un valore stimato di oltre 150 miliardi di dollari, vuole espandere ulteriormente la propria presenza in Europa.
L’OCSE prevede il PIL svizzero in crescita nel 2025
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) corregge leggermente al rialzo le previsioni sulla crescita svizzera.
Negoziazioni salariali, secondo UNIA “la mobilitazione e i CCL servono, nel 2025 gli stipendi aumenteranno”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Compensazione del rincaro e importanti aumenti di stipendio: Unia traccia un bilancio positivo della tornata di negoziazioni salariali relative al 2025. L'evoluzione in atto è frutto delle mobilitazioni e dei contratti collettivi di lavoro (CCL), afferma il sindacato.
Dal Consiglio nazionale, meno soldi a cooperazione e asilo, di più all’agricoltura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo il personale federale lunedì, oggi è toccato alla cooperazione internazionale (escluso però l'aiuto umanitario), passare sotto le forche caudine dei tagli al preventivo 2025 della Confederazione.
La luna piena offuscherà le stelle cadenti dell’Avvento
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il periodo dell'Avvento normalmente è anche tempo di stelle cadenti: dal prossimo fine settimana si potrà osservare l'annuale pioggia di meteore Geminidi, il cui picco quest'anno sarà però offuscato dalla luna piena.
Economiesuisse: “L’instabilità del mondo mette la Svizzera alla prova”
Questo contenuto è stato pubblicato al
I mercati mondiali instabili mettono alla prova anche l'economia svizzera e la situazione non cambierà nei mesi a venire: è l'analisi di Economiesuisse, che prevede una crescita leggermente inferiore al suo potenziale.
Le ipoteche mettono le persone pensionate a rischio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Anche l'ipoteca è un fattore di rischio quando si va pensione: l'85% dei proprietari di case tra i 50 e i 65 anni ha un "problema sostanziale" di sostenibilità a lungo termine del proprio mutuo quando smetterà l'attività professionale.
Preventivo 2025, un quarto di miliardi in meno per la cooperazione internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per compensare le maggiori uscite per la difesa, pari a 530 milioni di franchi, l'anno prossimo la Confederazione dovrà risparmiare 250 milioni nella cooperazione internazionale (escluso però l'aiuto umanitario).
Preventivo 2025, il Consiglio nazionale vuole più mezzi per l’esercito
Questo contenuto è stato pubblicato al
A causa della situazione geopolitica instabile attuale, dovuta principalmente alla guerra in Ucraina, l'esercito dovrebbe disporre l'anno prossimo di 530 milioni di franchi supplementari rispetto a quanto deciso dal Consiglio federale.
Gli Stati accolgono l’accordo di approvvigionamento di gas con Italia e Germania
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera deve poter attingere alle risorse energetiche dei Paesi confinanti in modo da garantire un approvvigionamento anche in caso di emergenza.
Kiev vuole più armi e ulteriori sanzioni contro Mosca
Questo contenuto è stato pubblicato al
Kiev chiede sanzioni più pensanti contro la Russia e anche più armi. Mosca, per la riuscita dei negoziati, vuole la revoca delle sanzioni.
Washington riunisce i suoi alleati per armare l’Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre 40 Paesi, non solo della Nato, riuniti nella base USA di Ramstein per creare un fronte comune di aiuto militare all'Ucraina. Mosca minaccia rappresaglie.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.