L'Italia ha commemorato oggi il 40esimo anniversario del rapimento del leader di Democrazia Cristiana Aldo Moro e l'uccisione della sua scorta.
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tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 16.03.2018)
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Il rapimento di Aldo Moro e l’uccisione della sua scorta il 16 marzo del 1968 da parte delle Brigate Rosse, poi la prigionia e il suo assassinio, il seguente 9 maggio, sono ricordi che continuano a pesare sulla memoria collettiva di tutto il paese.
Il suo cadavere fu ritrovato in una strada, tra le sedi della DC e del partito comunista. Le due entità politiche che Moro voleva far dialogare in un “compromesso storico”.
Per commemorare l’anniversario di quello che è stato recentemente definito dall’ex direttore di repubblica Ezio Mauro come “l’11 settembre dell’Italia”, in Via Fani a Roma, dove si svolsero i fatti, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato un monumento alla memoria degli agenti della scorta del capo di Democrazia Cristiana.
“Una mattina di 40 anni fa il più grave attacco alla Repubblica. L’Italia rende omaggio a un grande leader politico, ai carabinieri Leonardi e Ricci e agli agenti di Polizia Iozzino Rivera e Zizzi” ha scritto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
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