Un convegno organizzato all'Università della Svizzera italiana affronta l'annosa questione della tratta di esseri umani.
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tvsvizzera.it/MaMi
Passaporti sequestrati e condizioni di lavoro disumane. Nel corso di un convegno organizzato all’Università della Svizzera italiana (USI), gli esperti di diritto accendono i riflettori sui fenomeni di usura e tratta di esseri umani che si nascondono tra le pieghe dell’enorme afflusso migratorio in corso in Svizzera e in Ticino.
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Le cifre in materia di asilo relative al 2022 sono infatti le più alteCollegamento esterno che la Svizzera abbia mai affrontato. Nel corso dello scorso anno sono state depositate 24’500 domande in tutto il Paese e 5’000 sono le procedure attualmente in corso nel solo Ticino.
Se si considerano invece in dettaglio le cifre della tratta di esseri umani, nel periodo compreso tra il 2014 e il 2018, il 76% concerne donne tra i 34 e i 64 anni. I rimedi, secondo gli esperti, vanno cercati nel diritto internazionale ma anche in una migliore messa in rete delle organizzazioni attive sul territorio. Il servizio del Quotidiano:
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