Quando il lago di Zurigo diventò una pista di ghiaccio
Pattinare sul lago di Zurigo: non capiterà probabilmente mai più.
Keystone / Eduard Leuthold
Nel corso del freddissimo inverno del 1963 il lago di Zurigo gelò. Per settimane migliaia di persone hanno potuto passeggiarci e pattinarci sopra, sotto stretta sorveglianza delle autorità (in motoslitta).
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tvsvizzera.it/mrj
Con le alte temperature che stanno interessando la Svizzera negli ultimi giorni sembra impensabile, ma… 60 anni fa è gelato il lago di Zurigo. Era l’inizio di febbraio del 1963 e il ghiaccio era abbastanza spesso da permettere alle persone di camminarci sopra per diverse settimane, dopo esservi state autorizzate dalle autorità. Durante la cosiddetta “Seegfrörni” (svizzero tedesco per “lago ghiacciato”), la polizia pattugliava il lago con la motoslitta.
Nel corso di quell’inverno estremamente freddo il lago di Zurigo cominciò a gelare nella parte più alta, nel bacino di Rapperswil. Ghiaccio che poi si è esteso verso la parte bassa, fino ad arrivare al bacino di Zurigo.
Migliaia di persone, affascinate da quel fenomeno, scesero a camminare o a pattinare sul lago e l’evento più unico che raro si trasformò in una festa popolare. “Prima che un lago di queste dimensioni possa gelare ci vuole un freddo davvero molto persistente”, ha spiegato il meteorologo Stefano Zanini ai microfoni della Radiotelevisione della Svizzera italiana.
Prima del 1963 il lago è stato ghiacciato molte volte, ma è difficile (anche se non impossibile) che ricapiti in futuro: “Non si può dire che sia stata l’ultima volta, ma vista l’evoluzione delle temperature durante l’inverno che abbiamo osservato negli ultimi 100-150 anni, ossia un netto riscaldamento, dobbiamo aspettarci che fenomeni di questo tipo in futuro – se si verificheranno ancora – saranno comunque sempre più rari”, spiega Zanini.
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