Quando il farmaco all’avanguardia ha prezzi esorbitanti
Il progetto si basa su tre pilastri.
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Il centro di ricerca Avenir Suisse propone un modello che, da una parte, garantisce la sostenibilità finanziaria delle casse malattia e, dall'altra, consente un rapido accesso a nuovi metodi di cura.
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tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
I farmaci innovativi hanno talvolta prezzi esorbitanti: il più caro finora autorizzato in Svizzera costa più di due milioni di franchi per dose. Per finanziare l’uso di questi medicamenti, il think tank liberale Avenir Suisse propone un modello a tre pilastri.
Il trattamento delle malattie diventa sempre più specifico grazie ai progressi della ricerca farmaceutica, sottolinea oggiil centro di ricerca Avenir Suisse in un comunicatoCollegamento esterno. L’industria farmaceutica può quindi trasferire i costi del loro sviluppo solo su un numero limitato di pazienti.
Inoltre, non può imporre i prezzi, ma deve negoziarli con l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Un processo che secondo Avenir Suisse ha richiesto in media 217 giorni nel 2021.
In un nuovo studio, il think tank propone un modello a tre pilastri che, da una parte, garantisce la sostenibilità finanziaria delle casse malattia e, dall’altra, consente un rapido accesso a nuovi metodi di cura.
Tre pilastri
In primo luogo le casse malattia rimborserebbero i farmaci di nuova generazione a un prezzo provvisorio a partire dal primo giorno di omologazione da parte dell’Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic. L’UFSP e il produttore avrebbero poi un anno di tempo per fissare il prezzo.
In un secondo tempo, il prezzo definitivo di un farmaco innovativo sarebbe fissato in funzione dei risparmi realizzati grazie alla soppressione di un trattamento a lungo termine come anche al “beneficio” finanziario degli anni di vita guadagnati in buona salute. Questo profitto andrebbe suddiviso in parti uguali tra la società e l’industria farmaceutica.
Nella terza tappa, il rimborso provvisorio della cassa malattia sarebbe rivisto. Lo studio propone un metodo che tiene conto del valore aggiunto per i pazienti e delle ripercussioni sull’intero sistema. In un modello di monitoraggio dinamico dei costi, il prezzo verrebbe automaticamente adattato in funzione delle vendite del farmaco.
Se il giro d’affari in Svizzera dovesse ad esempio attestarsi tra i 20 e i 25 milioni di franchi, il rimborso alle casse malattia sarebbe allora dovuto. Il prezzo potrebbe così essere adattato quando i costi di ricerca e sviluppo vengono ammortizzati e le economie di scala realizzate, precisa Avenir Suisse.
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