Processo d’appello in Svizzera per un presunto criminale di guerra
Circa 300.000 persone sono state uccise e centinaia di migliaia costrette ad abbandonare le loro case nei conflitti che hanno imperversato in Liberia tra il 1989-1996 e il 1999-2003.
Keystone / Nic Bothma
Si apre mercoledì davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona il processo nei confronti dell'ex comandante liberiano Alieu Kosiah. Nel 2021 l'uomo era stato condannato in prima istanza a 20 anni di carcere per crimini di guerra.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mar con Keystone-ATS
Quello che va in scena da mercoledì a Bellinzona è il secondo capitolo di un processo storico: non era infatti mai capitato prima che la giustizia ordinaria svizzera si occupasse di un caso legato a crimini di guerra. Kosiah era inoltre stato il primo liberiano ad essere messo sotto processo per presunti crimini commessi durante la prima guerra civile liberiana, dal 1989 al 1996.
Il dibattimento in appello aggiunge un ulteriore mattone di storia a questa vicenda: l’accusato dovrà infatti rispondere dell’accusa di crimini contro l’umanità, una prima in Svizzera.
Il processo in prima istanza si è svolto tra dicembre 2020 e febbraio 2021 davanti alla Corte del Tribunale penale federale (TPF). Il verdetto è giunto quattro mesi dopo: i giudici hanno seguito la richiesta del Procura federale. Oltre alla pena detentiva, a Alieu Kosiah è stata comminata l’espulsione dalla Svizzera per 15 anni. L’ex miliziano, che si dichiara non colpevole, ha presentato ricorso alla Corte d’appello del TPF. Il processo che si apre oggi durerà fino al 3 febbraio 2023.
In detenzione dal 2014
Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha avviato il procedimento per crimini di guerra contro Kosiah alla fine di agosto 2014 a seguito delle denunce di sette vittime. L’uomo, giunto in Svizzera nel 1998 per richiedere l’asilo politico, è stato arrestato il 10 novembre a Berna e da allora è detenuto.
Alieu Kosiah, oggi 47enne, è stato ritenuto colpevole di varie violazioni delle leggi di guerra mentre era membro della fazione armata ULIMO (United Liberation Movement of Liberia for Democracy). Il liberiano avrebbe ordinato di uccidere, avrebbe ucciso o partecipato all’uccisione di civili e soldati fuori dal combattimento. È anche accusato di aver profanato il corpo di un civile morto mangiandone il cuore, di aver violentato una donna civile, di aver ordinato il trattamento disumano dei civili e di aver reclutato e utilizzato un minore come bambino soldato. Alieu Kosiah avrebbe inoltre ordinato o partecipato al trasporto forzato di beni e munizioni da parte dei civili.
Alieu Kosiah, che ha sempre negato le accuse, ha presentato ricorso contro la sentenza. L’MPC ha fatto lo stesso, per contestare tre assoluzioni sulla ventina di accuse complessive.
Crimini contro l’umanità
La novità del dibattimento in seconda istanza è data dal fatto che le sette persone che si sono costituite parti civili hanno ottenuto ciò che chiedevano fin dall’inizio, ossia l’esame di alcuni fatti dal punto di vista dei crimini contro l’umanità.
Finora, il procuratore federale Andreas Müller aveva sempre rifiutato di estendere l’azione penale in base al principio di non retroattività, ritenendo che la disposizione sui crimini contro l’umanità, entrata in vigore nel 2011, non potesse essere applicata a questo caso, stando a quanto riferito dal giornale Le Temps.
Le vendite di auto nuove in calo anche nel primo semestre
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo un 2024 già difficile, anche il 2025 non è iniziato con il piede giusto per il mercato dell'auto in Svizzera. Tra gennaio e giugno, i veicoli nuovi immessi in circolazione sono stati 113'133, ossia il 6,7% in meno rispetto al primo semestre dell'anno precedente.
Gran caldo anche nei laghi, il Ceresio tocca i 28 gradi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ondata di caldo non risparmia gli specchi d'acqua svizzeri, tanto che alcuni - come il Ceresio - hanno ormai raggiunto i 28 gradi.
La centrale nucleare di Beznau spegne un reattore a causa del calore
Questo contenuto è stato pubblicato al
La centrale nucleare di Beznau, nel cantone di Argovia, ha spento uno dei due reattori a causa del calore. Lo ha indicato oggi il gestore Axpo, aggiungendo che il secondo blocco funziona con una potenza del 50%.
Il Governo elvetico rivede completamente il piano pandemico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il governo federale ha rivisto completamente il piano pandemico alla luce dell'esperienza con il coronavirus. L'attenzione non è più rivolta all'influenza; il nuovo piano si concentra pienamente su tutte le possibili pandemie e serve per prepararsi a minacce future.
Sarà chiusa la sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation
Questo contenuto è stato pubblicato al
La sede ginevrina della Gaza Humanitarian Foundation sarà sciolta per il mancato rispetto di obblighi legali. Registrata in Svizzera a inizio anno, la filiale non è mai stata operativa. La decisione arriva tra forti critiche internazionali alla fondazione per la gestione degli aiuti a Gaza.
Ritrovato dopo 14 anni il relitto del “Lady Jay” nel Lago di Costanza
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo 14 anni, il relitto dello yacht "Lady Jay", affondato nel 2011 nel lago di Costanza con 12 persone a bordo, è stato localizzato a 170 metri di profondità
Il capo dell’esercito svizzero rinuncerebbe ad alcuni F-35
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito ha bisogno esattamente degli F-35 e, in caso di bisogno, si potrebbe ridurre la quantità di aerei acquistati. È quanto ha dichiarato il dimissionario capo dell'esercito Thomas Süssli in un'intervista rilasciata alla Radio SRF.
Janssen studia la chiusura del suo sito bernese, a rischio in 300
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'azienda produttrice di vaccini Janssen sta valutando la possibilità di chiudere il suo stabilimento di Berna-Bümpliz. Ieri ha avviato una consultazione con i dipendenti per trovare soluzioni alternative: la misura potrebbe avere ripercussioni su 300 persone.
Condannati a 10 anni di carcere due genitori che uccisero la figlioletta disabile
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dieci anni di carcere ed espulsione dal Paese per omicidio intenzionale e tentato omicidio: è la pena inflitta dal Tribunale cantonale di Argovia a una coppia di genitori che nel 2020 uccise la figlia di 3 anni gravemente disabile a Hägglingen (AG).
Questo contenuto è stato pubblicato al
In diverse città svizzere è ufficialmente iniziata la febbre per gli europei femminili di calcio, con i tifosi che si sono riversati nelle fan zone, accompagnati da temperature decisamente estive.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
L’ex comandante liberiano condannato in Svizzera a 20 anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale ha condannato a 20 anni di reclusione e 15 anni di espulsione dalla Svizzera Alieu Kosiah, accusato di crimini di guerra.
Al via in Svizzera storico processo per crimini di guerra
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ex comandante di un gruppo armato attivo durante il conflitto civile in Liberia è a processo da giovedì davanti al Tribunale penale federale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.