Visto il periodo di incertezze, l'istituto non si sbilancia sulle previsioni per il resto dell'anno
Keystone / Anthony Anex
La Banca nazionale svizzera (BNS) ha perso 32,8 miliardi di franchi nei primi tre mesi del 2022.
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tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Il 2022 non è iniziato nel migliore dei modi per la BNS, che ha comunicato oggi, giovedì, di aver perso nel primo trimestre di quest’anno 32,8 miliardi di franchi. Il risultato, fa sapere l’istituto, dipende prevalentemente dall’andamento dei mercati dell’oro, dei cambi e dei capitali ed è quindi soggetto a forti oscillazioni, in particolare in questo periodo contraddistinto da molte incertezze. Per questo motivo, quindi, la banca non si sbilancia sulle prospettive per il 2022.
Il passivo per quanto riguarda le posizioni in valuta estera è ammontato a 36,8 miliardi, mentre sulle disponibilità in oro è risultata una plusvalenza di 4,2 miliardi. A fine marzo un chilogrammo di questo metallo era di 57’550 franchi, contro i 53’548 di fine 2021.
I proventi per interessi e i dividendi sono ammontati rispettivamente a 1,6 e a 0,8 miliardi. È stata inoltre registrata una minusvalenza sia su titoli e strumenti di debito, pari a 25,1 miliardi, sia su titoli e strumenti di capitale (10,7 miliardi). Le perdite di cambio invece si sono attestate complessivamente a 3,4 miliardi di franchi.
L’attribuzione agli accantonamenti per l’esercizio in corso sarà definita a fine anno, scrive la BNS. L’istituto deve costituire accantonamenti che gli consentano di mantenere le riserve al livello richiesto dalla politica monetaria.
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