Primo caso di suicidio assistito per un detenuto svizzero
Il carcere di Bostadel nel cantone di Zugo, in Svizzera.
@Canton Zugo
Un carcerato ha posto fine alla sua vita con l'aiuto dell'organizzazione di suicidio assistito EXIT. È la prima volta che accade in Svizzera.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
SRF/20Minuten/sb
Secondo l’edizione di giovedì del quotidiano Wochenzeitung , un detenuto del carcere di Bostadel, nel cantone di Zugo, è morto con l’aiuto dell’organizzazione per il suicidio assistito il 28 febbraio. Il suicidio assistito è stato eseguito fuori dalla struttura penitenziaria.
Il Dipartimento di Giustizia del Canton Zurigo ha confermato alla radio pubblica svizzera SRF di aver dato il via libera al suicidio assistito, ma non ha fornito ulteriori dettagli sul caso e sul detenuto che si è avvalso di tale diritto.
Secondo il dipartimento di giustizia di Zurigo, l’eutanasia non può essere negata solo perché una persona è stata condannata o sta scontando la sua pena dietro le sbarre.
La Wochenzeitung scrive che il Centro di competenza svizzero per l’esecuzione delle pene penali ha redatto un documento in cui si afferma che gli internati hanno in linea di principio il diritto al suicidio assistito con l’aiuto di una terza persona. Tuttavia, è necessario l’accordo dell’autorità giudiziaria competente in tutti i casi prima che tale suicidio possa essere eseguito.
La legge svizzera tollera il suicidio assistito quando i pazienti lo eseguono in prima persona, senza l’intervento diretto di terzi. Le persone che li assistono, in genere volontari di associazioni del ramo che forniscono i farmaci letali, non devono avere alcun interesse (soprattutto di tipo finanziario) nella loro morte. Secondo le direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche, l’assistenza al suicidio è riservata a coloro che soffrono di gravi malattie o perdita di capacità fisica che causano “sofferenze insopportabili”.
Il suicidio assistito è legale nel Paese dagli anni ’40: casi di questo tipo rappresentano circa l’1,5% dei 67’000 decessi registrati in media ogni anno nella Confederazione.
Anche Brienz potrebbe scomparire sotto una grande frana
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il villaggio di Brienz nei Grigioni passa nuovamente alla fase rossa: l'accesso al paese è da ora vietato. Stando ai geologi, una grossa frana rischia di cadere nelle prossime settimane.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'ambasciata elvetica in Iran è stata chiusa: la situazione non consentiva di garantire la sicurezza dello staff e dei locali.
La Confederazione investe sulla Ginevra internazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha stanziato 269 milioni di franchi per rafforzare la Ginevra internazionale, rispondendo alla concorrenza internazionale sempre "più agguerrita".
Sessant’anni di abusi all’abbazia di Saint-Maurice in Vallese
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per decenni, nell'abbazia di Saint-Maurice, in Vallese, si sono verificati casi di abusi sessuali sotto varie forme. Solo sotto la pressione dei media e dell'opinione pubblica la direzione ha preso coscienza dei propri doveri.
Gli abitanti di Davos vogliono rimpossessarsi della loro cittadina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'iniziativa popolare chiede che "chi ristruttura edifici esistenti con più appartamenti riservi almeno la metà della superficie abitabile alle case primarie".
I consumatori svizzeri non boicottano i prodotti “made in USA”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Smettere di comprare prodotti americani per segnalare la propria opposizione alle politiche del presidente Donald Trump? Così volevano fare gli svizzeri, ma la realtà appare diversa.
I tempi lunghi per lo smantellamento di una centrale nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg nel Canton Berna è a metà dell'opera. Tutto procede secondo i piani: sono già state rimosse 6'700 delle complessive 13'000 tonnellate di materiale.
La Svizzera ha restituito all’Italia beni culturali di diverse epoche
Questo contenuto è stato pubblicato al
A Berna, la direttrice dell'Ufficio federale della cultura Carine Bachmann ha consegnato all'ambasciatore italiano in Svizzera Gian Lorenzo Cornado dei beni culturali della vicina penisola.
Niki de Saint Phalle e Jean Tinguely in mostra al Grand Palais di Parigi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si apre venerdì al Grand Palais di Parigi una retrospettiva consacrata all'universo di Niki de Saint Phalle e del suo compagno, lo scultore svizzero Jean Tinguely.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.