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Coronavirus, nuovo giro di vite a Ginevra

porta di un locale
A Ginevra, unico cantone in Svizzera ad aver adottato un simile provvedimento, i locali notturni sono chiusi dal 31 luglio e lo rimarranno almeno fino al 10 settembre. Keystone / Martial Trezzini

Le autorità del cantone Ginevra hanno deciso di vietare le manifestazioni private che riuniscono più di 100 persone se le misure di protezione non possono essere rispettate. Inoltre, la chiusura dei locali notturni è prolungata fino ad almeno il 10 settembre.

Ginevra è il cantone in Svizzera in cui nelle ultime settimane è stato registrato il maggior numero di contagi da coronavirus. Da inizio agosto, se ne sono contati circa 100 ogni 100’000 abitanti, una cifra tre volte superiore a quella degli altri cantoni più colpiti dalla pandemia.

Se fosse uno Stato, Ginevra sarebbe considerato “a rischio” e le persone che vi hanno soggiornato dovrebbero osservare una quarantena di dieci giorni al loro rientro in Svizzera. Il Governo federale ha infatti stabilito che sopra 60 casi ogni 100’000 abitanti registrati in 14 giorni, un Paese è “a rischio” e la quarantena per chi ritorna da uno di questi Stati è obbligatoria.

Dal 31 luglio scorso, i locali notturni del Cantone sono chiusi e lo rimarranno almeno fino al 10 settembre, stando a quanto deciso lunedì dal Consiglio di Stato (esecutivo cantonale). Ginevra è l’unico cantone in Svizzera ad aver preso una misura simile.

Le autorità hanno inoltre dato un giro di vite alle feste e riunioni private, ritenute tra i principali focolai di contaminazione. “Le manifestazioni private, che finora sfuggivano alle misure sanitarie imposte nei luoghi pubblici, devono essere regolamentate”, ha dichiarato il responsabile del Dipartimento della sanità Mauro Poggia. Da domani matrimoni, funerali o altre riunioni con più di 100 persone “sono vietati, salvo se gli organizzatori possono garantire il rispetto del mantenimento della distanza di 1,5 metri tra le persone o l’uso di mascherine per tutta la durata dell’avvenimento”. Inoltre, gli organizzatori dovranno rilevare i dati personali dei partecipanti.

Per quanto concerne le manifestazioni pubbliche (autorizzate fino a un massimo di 1’000 persone), il Governo ginevrino ha deciso di abbassare il limite dei sottogruppi, portandolo da 300 a 100 persone al massimo. Questa misura “permetterà di assicurare la tracciatura dei contatti in caso di contaminazione”. Infine, le autorità rendono obbligatoria la rilevazione dei dati dei clienti nei bar e ristoranti.

La corrispondenza da Ginevra di Riccardo Bagnato:

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tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 17.8.2020)

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