Ecco i cinque nominati a film svizzero dell’anno
'Schwesterlein', il film che rappresenterà la Svizzera agli Oscar nella categoria lungometraggi internazionali in aprile a Los Angeles, si è aggiudicato mercoledì sei nomination ai Premi del cinema svizzero 2021, che saranno invece conferiti il prossimo 26 marzo. La pellicola delle registe Stéphanie Chuat e Véronique Raymond è nella cinquina per il miglior film insieme ad 'Atlas' di Niccolò Castelli, che vede nel cast gli attori italiani Matilda De Angelis, Irene Casagrande e Neri Marcorè.
‘Schwesterlein’ (Sorellina) è la storia di Lisa, brillante drammaturga che ha smesso di scrivere. Vive in Svizzera con la sua famiglia, ma il suo cuore è restato a Berlino e batte al ritmo di quello del fratello Sven, celebre attore di teatro. Il legame tra i due, gemelli, diventa ancora più stretto quando Sven viene colpito da una leucemia aggressiva e Lisa fa di tutto affinché ritorni in scena, trascurando tutto il resto, a rischio di mettere in pericolo il suo matrimonio.
Il trailer di Schwesterlein, delle registe del canton Vaud Stéphanie Chuat e Véronique Raymond, la pellicola che corre in più categorie di tutte.
Tra le 12 categorie di quest’anno, non figura quella di miglior attore maschile: il numero di interpreti ammessi era inferiore al minimo previsto (6). I papabili entrano automaticamente in gioco per la prossima edizione.
In occasione della Notte delle nomination -trasmessa mercoledì in streaming dalle Giornate di Soletta, il più importante festival per il cinema svizzero- ‘Sorellina’ è stato nominato a miglior film insieme ad altre quattro pellicole: ‘Platzspitzbaby di Pierre Monnard (cinque nomination totali), ‘MareCollegamento esterno‘ di Andrea Staka, ‘Wanda, mein WunderCollegamento esterno” di Bettina Oberli e ‘Atlas’ di Niccolò Castelli, che corre anche per la miglior fotografia (Pietro Zürcher).
PLACEHOLDERArticolo su ‘Platzspitzbaby’, il film da cinque nomination.
Prodotto nella Svizzera italiana, secondo lungometraggio del regista e sceneggiatore luganese, ‘Atlas’ è stato il film d’apertura di queste 56esime Giornate e racconta la racconta la lunga e dolorosa lotta di Allegra, sopravvissuta a un attentato terroristico che è costato la vita a tre suoi amici. A ispirare il film è stato l’attentato del 28 aprile 2011 al Café Argana di Marrakech, nel quale morirono anche tre giovani ticinesi.
Il teaser di Atlas trasmesso dalla Radiotelevisione svizzera.
I 120 film inizialmente in lizza sono stati visionati e valutati dai circa 450 membri dell’Accademia del cinema svizzero. La consegna dei premi è prevista per il 26 marzo negli studi della Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS a Ginevra, “in un formato ibrido che terrà conto degli sviluppi della situazione epidemiologica”, indica l’Ufficio federale della cultura (UFC)
In occasione della Notte delle nomination, il consigliere federale Alain Berset –”ministro” della cultura- ha reso omaggio al regista Markus Imhoof, vincitore del Premio d’onore 2020.
Nel servizio RSI, la consegna virtuale del premio a Markus Imhoof e una carrellata di suoi film, a partire dalla spettacolare pellicola sulle api ‘More than honey’.
Ha conquistato una nomination anche ‘Only a child’ di Simone Giampaolo, giovane regista del Mendrisiotto, distretto al confine con l’Italia. Dovrà vedersela con altre due pellicole nella sezione dedicata ai film d’animazione.
tvsvizzera.it/ATS/ri con RSI (TG del 25.01.2021)
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