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Misteriosa strage di cavalli in Francia

cavalli in un recinto
In tutta la Francia sono state aperte finora 153 inchieste su presunte violenze contro i cavalli. Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved

I proprietari e gli allevatori di cavalli in Francia sono sul chi vive dopo che diversi animali sono stati ritrovati morti e con mutilazioni. C'è chi parla di riti satanici o di un sadico all'opera. Anni fa un caso simile aveva scosso anche la Svizzera, ma gli inquirenti erano poi giunti alla conclusione che si era trattato di morti naturali e di ferite inflitte da predatori.

In Francia vi è una grande agitazione in seguito al ritrovamento negli ultimi mesi di diversi cavalli uccisi o feriti. Del caso si è anche interessato il Governo: “Siamo estremamente scioccati da questi atti ignobili. Finora sono state aperte 153 inchieste in tutta la Francia, di cui una trentina riguarda fatti particolarmente gravi, perché hanno causato la morte dei cavalli o il loro ferimento serio”, ha dichiarato lunedì il ministro dell’interno Gérald Darmanin.

Casi sono stati segnalati in diverse regioni del paese. Spesso gli animali sono stati aggrediti mentre si trovavano nella scuderia. Secondo il colonnello Hubert Percie du Serf, coordinatore presso la polizia giudiziaria della gendarmeria, sono stati censiti “una ventina di casi” di cavalli con le orecchie tagliate e con “organi genitali mutilati” e altre ferite da taglio.

Sui motivi di questi attacchi gli inquirenti non si sbilanciano, anche se non escludono nessuna pista: odio nei confronti dei cavalli, riti satanici, macabra sfida lanciata su internet…

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Un caso 15 anni fa in Svizzera

La vicenda ricorda per certi versi quella che 15 anni fa aveva fatto rabbrividire gli abitanti del cantone di Neuchâtel. Nell’estate del 2005, un asino, una mucca e tre cavalli erano stati ritrovati orrendamente mutilati. Anche allora con le orecchie tagliate e parte degli organi mutilati. Nella regione si parlava di un “sadico zoofilo” che imperversava nei pascoli.

L’inchiesta era durata diverse settimane. Gli inquirenti avevano effettuato dei prelievi – peli, saliva… – sulle ferite per analizzare il DNA. Avevano addirittura lasciato delle carcasse nei campi per esaminare il modo in cui i carnivori le divoravano.

Alla fine, tutti gli elementi raccolti convergevano verso la stessa conclusione: tutti gli animali erano deceduti di morte naturale e in seguito divorati da canidi, probabilmente delle volpi.

Casi simili sono stati segnalati anche in altri paesi europei. In Gran Bretagna, ad esempio, tra il 1983 e il 1993 più di cento cavalli erano stati ritrovati mutilati e anche allora la stampa parlava di riti satanici. L’inchiesta è stata archiviata alla fine degli anni’ 90, senza che fosse trovato un colpevole. Un ex inquirente l’aveva comunque portata avanti ed era giunto alla conclusione – stando a quanto riporta il giornale Le Monde – che la maggior parte delle mutilazioni era stata causata da altri animali o era dovuta a ferite accidentali.

tvsvizzera.it/mar con RSI (TG dell’8.9.2020)

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