Cento opere per cent’anni
La capitale italiana celebra i cent’anni del primo viaggio di Pablo Picasso in Italia con una delle più importanti mostre mai realizzate nel paese.
Le cento opere presentate alle Scuderie del QuirinaleCollegamento esterno raccontano come il soggiorno italiano, seppur breve, cambiò la vita di Pablo Picasso e influenzò la sua opera.
“Cambia la sua vita perché qui conosce Olga Chochlova che diventerà poi sua moglie e cambia la sua arte perché rimane impressionato dalla scultura classica greco-romana e questo si vede chiaramente nelle opere che produce successivamente”, spiega ai microfoni della RSI Mario Simoni, presidente dell’Ales.
Nel 1917 Picasso, che a 36 anni era già il consacrato maestro alla guida della rivoluzione cubista, attraversa un momento non facile. “Il mondo era in guerra, lui, spagnolo in terra francese, aveva visto partire per il fronte molti dei suoi compagni di strada, era triste e aveva poco lavoro”, racconta all’ANSA il curatore della mostra, Olivier Berggruen. Così si lascia convincere dall’amico Jean Cocteau ad accompagnarlo in Italia, dove doveva incontrare l’impresario dei Ballets Russes Sergej Djagilev al fine di realizzare le scene, i costumi e il sipario per un suo balletto, ‘Parade’.
A Roma, lontano dal conflitto mondiale, Picasso si trova a vivere di nuovo in un’atmosfera bellissima, felice, ricca di stimoli. “Conosce i Futuristi e i pittori della Secessione – prosegue Berggruen – ed entra in contatto con l’arte rinascimentale e classica, mentre va via via scoprendo, spostandosi a Napoli, Pompei, Firenze e Milano, le tradizioni iconografiche italiane, in particolare le maschere come Pulcinella”.
Intitolata ‘Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925’, la mostra sarà aperta fino al 21 gennaio 2018.
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