Un colosso che divide i fiorentini
Da venerdì una monumentale scultura dello svizzero Urs Fischer troneggia in Piazza della Signoria. Un’opera d’arte alta dodici metri che non piace però a tutti.
Si chiama Big Clay #4 e come già due anni fa, quando sulla stessa piazza in occasione della Biennale di FirenzeCollegamento esterno fu esposta una statua di Jeff Koons, il meno che si possa dire è che fa discutere.
Il sindaco della città, Dario Nardella, ha cercato di gettare acqua sul fuoco, ricordando che Firenze non può vivere solo di rinascimento ma deve dare spazio anche a quell’arte che genera critiche, stupore e perplessità.
È un progetto “nato poco a poco […], partito da un piccolo modello di terracotta”, spiega Urs Fischer alla Radiotelevisione Svizzera, sorridendo per le polemiche.
L’artista svizzero sottolinea poi che tutte le statue che oggi si ammirano così tanto a Firenze sono in sostanza delle copie: “Prendiamo per esempio quelle sculture là, del rinascimento, le persone vengono qui a Firenze pensano che magari siano cose originali. Si tratta invece di un concetto post moderno, tutto questo viene da una imitazione romana della scultura statuaria greca. Voi non state guardando cose originali ma soltanto delle copie, rifatte centinaia di anni dopo”.
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