Passaporto vaccinale, tra libertà e discriminazione
Viaggiare, volare, riprendersi libertà troppo a lungo negate. Entro fine giugno anche in Svizzera sarà disponibile per vaccinati, persone guarite o testate negative un passaporto vaccinale COVID-19 che non mette però tutti d'accordo.
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Un certificato che sarà indispensabile per partire e per godere nuovamente di molte libertà, ma che suscita anche alcune critiche per i suoi ambiti di utilizzo, in particolare da parte di chi lo giudica discriminatorio verso chi non intende farsi immunizzare.
La Svizzera, lo ricordiamo, sarà associata al futuro passaporto vaccinale dell’Unione Europea e potrà partecipare quindi alle discussioni dei Ventisette per la sua elaborazione. Lo ha precisato il commissario UE alla giustizia Didier Reynders al termine di una seduta dell’Esecutivo comunitario che si è tenuta nel mese di marzo.
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Tvsvizzera.it/Ma.Mi./ats con RSI (TG del 24.05.2021 delle 20.00)
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