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Oltre due miliardi e mezzo per sgomberare ex deposito di munizioni

vallata alpina
Negli anfratti della montagna si nasconde un pericolo mortale. © Keystone / Adrian Reusser

Il Governo svizzero ha chiesto al Parlamento un credito di 2,59 miliardi di franchi per sgomberare il deposito di munizioni situato a Mitholz, nel Canton Berna, e per riqualificare l'area. Nel 2025 una cinquantina di abitanti dovranno lasciare provvisoriamente la loro casa.

Il progetto è “erculeo”, ha dichiarato mercoledì la responsabile del Dipartimento della difesa, della protezione della popolazione e dello sport Viola Amherd, ricordando che i lavori dureranno almeno 25 anni e causeranno notevoli disagi alla popolazione.

La prima tranche pari a 1,090 miliardi copre le misure preliminari e di protezione nonché le attività di preparazione per lo smaltimento dei rifiuti. Le misure preliminari saranno completate entro il 2025 e in seguito una cinquantina di persone dovranno lasciare le loro case.

Per la seconda tranche è stimato un importo di 740 milioni volto a finanziare lo sgombero e lo smaltimento di residui di munizioni nonché il ripristino del territorio e il reinsediamento di Mitholz. Questa seconda tappa inizierà nel 2031.

Il credito comprende inoltre 760 milioni per il rincaro sull’arco della lunga durata del progetto, come detto pari a circa 25 anni, nonché supplementi per rischi legati ai lavori, dato che continuano a sussistere incertezze riguardo alla posizione esatta, allo stato e alle quantità dei residui di munizioni e alle impegnative condizioni geologiche e idrologiche, ha indicato Viola Amherd.

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Le autorità saranno costantemente all’ascolto delle esigenze e preoccupazioni della popolazione, ha aggiunto la consigliera federale, che ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza, nonché la fruibilità del traffico lungo la valle, dove corrono una linea ferroviaria e una strada nazionale.

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Una notte d’inferno

Costruito nella montagna durante la Seconda Guerra mondiale, il deposito di Mitholz, che conteneva circa 7’000 tonnellate di munizioni, è esploso nel dicembre 1947, distruggendo circa 100 case e causando la morte di nove persone e il ferimento di molte altre. Le cause della deflagrazione non furono mai chiarite, ma si è ipotizzataCollegamento esterno la formatura di azoturo di rame nelle spolette di granate.

Per rendersi conto di quale fu la potenza dell’esplosione, si può ricordare a titolo di paragone che nel febbraio 1945 i bombardieri anglo-americani sganciarono su Dresda 4’000 tonnellate di bombe.

persone davanti a una casa distrutta
La triplice esplosione avvenuta nella notte del 19-20 dicembre 1947 causò la morte di nove persone. Keystone / Walter Studer

Stando agli esperti, le circa 3’500 tonnellate lorde di residui di munizioni che giacciono nel cunicolo ferroviario sepolto sotto le macerie, nelle fenditure della montagna e nel cumulo di macerie antistante l’impianto di Mitholz possono provocare un grave inquinamento, poiché contengono metalli pesanti, in particolare mercurio, piombo, zinco e antimonio, ha ricordato Viola Amherd.

Il progetto

Durante lo sgombero non saranno rimossi soltanto i residui di munizioni presenti nel cunicolo ferroviario sepolto all’entrata delle caverne, dove sono concentrati i maggiori rischi di esplosione e inquinamento ambientale: il perimetro da sgomberare è stato esteso a tutta l’area di eiezione della catastrofica esplosione del 1947.

Il progetto elimina il pericolo che si verifichino eventi maggiori dovuti all’esplosione di grandi quantità di munizioni. Inoltre, ha sottolineato Amherd, verrà realizzata una galleria di protezione per la strada nazionale e verranno adottate misure volte a proteggere le infrastrutture da pericoli naturali come valanghe, piene, colate detritiche o cadute di massi; queste opere continueranno a esistere anche una volta ultimato lo sgombero, permettendo quindi di migliorare la sicurezza e la qualità di vita in modo duraturo, ha promesso la consigliera federale.

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