Raramente queste vittime chiedono aiuto, talvolta perché si vergognano della situazione, altre temono conseguenze peggiori, altre ancora non sanno a chi rivolgersi.
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Anche nella benestante Svizzera ci sono fasce vulnerabili e sono proprio quelle che a volte fanno più fatica a chiedere aiuto.
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tvsvizzera.it/MaMi con Keystone-ATS
In Svizzera, si stima che oltre 300’000 anziani siano vittime di violenza. Ma sono pochi quelli che chiedono aiuto. Per spezzare il tabù e prevenire tali episodi, Pro Senectute – con oltre 130 centri di consulenza dislocati sull’intero territorio svizzero – è al loro fianco e può fornire un sostegno concreto.
Le ragioni per cui le persone anziane non segnalano tali maltrattamenti sono diverse: alcune si vergognano della loro situazione, altre temono conseguenze peggiori, come ad esempio il ricovero in una casa di cura e di riposo, altre ancora non sanno a chi rivolgersi. Eppure, esistono servizi pronti a esaminare la situazione nel suo complesso e offrire un aiuto concreto, indica Pro Senectute in una nota odierna.
Assieme a Prevenzione Svizzera della Criminalità, corpi di polizia cantonali e comunali, Aiuto alle vittime di reati e il Centro di competenza nazionale Vecchiaia senza Violenza, Pro Senectute lancia quindi una campagna di prevenzione contro la violenza nei confronti delle persone anziane sull’intero territorio nazionale: www.vecchiaiasenzaviolenza.chCollegamento esterno.
La campagna si prefigge quattro obiettivi: mettere in contatto anziani, parenti, persone terze e professionisti; dispensare rapidamente sostegno e consulenza; prevenire la violenza (fisica, finanziaria, sessuale o psicologica) nei confronti degli anziani e formare il personale del settore.
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