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Offensiva di Berna per ridurre del 10% lo zucchero nelle bibite

La fabbrica di un noto marchio di bibite lucernese.
La fabbrica di un noto marchio di bibite lucernese. Keystone / Sigi Tischler

Ridurre del 10 per cento il quantitativo di zucchero nelle bibite entro il 2024. È l'obiettivo di Berna che ha promosso un accordo, su base volontaria, ai produttori delle bevande il cui consumo, con l'approssimarsi della stagione estiva, è destinato ad aumentare sensibilmente.

E proprio dalle bibite, spesso gassate, assumiamo il 40 per cento di tutto lo zucchero ingerito dagli svizzeri e dalle svizzereCollegamento esterno, osserva l’Ufficio federale per la sicurezza alimentare, che mette in guardia dai rischi per la salute dell’eccessiva assunzione di saccarosio.

Una riduzione del 10 per cento consentirebbe di non superare la soglia indicata di 50 grammi di zucchero per un apporto quotidiano di 2’000 kcal. Secondo i dati diffusi dall’Unione svizzera dei contadini attualmente vengono ingeriti 110 grammi per persona al giorno.

Un rapporto dell’OMS pubblicato all’inizio di maggio rileva che il 23% dei bambini tra i 5 e i 9 anni in Svizzera è già in sovrappeso. Per il gruppo di età 10-19 anni, la percentuale è del 21%. Le cifre europee sono del 30% per i più giovani e del 25% per i (pre)adolescenti. I bambini in sovrappeso rischiano di rimanere tali anche da adulti e di soffrire prematuramente di diabete e malattie cardiovascolari, patologie gravi che sono destinate inesorabilmente ad acuirsi in funzione dell’età.

Ma la strada si presenta irta di ostacoli. Note multinazionali mondiali che commercializzano i loro prodotti anche nella Confederazione sottolineano che i parametri sono standardizzati a livello mondiale e non si può cambiare la ricetta.

In ogni caso queste fanno sapere che non sono in grado ridurre in così breve tempo la percentuale di zucchero. Una bottiglietta di Coca Cola, ad esempio, contiene oggi 53 grammi, un quantitativo superiore a quello consigliato in un giorno. E, come detto, nella Confederazione si consuma il doppio dello zucchero consigliato dall’OMS.

Le grosse catene di distribuzione elvetiche, che sembrano più sensibili a questa tematica, stanno comunque studiano la possibilità di aggiungere alcune sostanze in sostituzione dei saccaridi.

A dipendenza dell’esito della campagna promossa a livello federale, su cui sono stati depositati di recente anche atti parlamentari, il governo potrebbe però adottare ulteriori misure per prevenire l’insorgenza estesa delle gravi patologie citate.

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