La pandemia costringe molte imprese a chiedere il lavoro ridotto
Le misure per combattere la diffusione del coronavirus stanno mettendo in grande difficoltà molte aziende. Per evitare licenziamenti di massa, uno strumento che ha dimostrato la sua validità in tempi di crisi è ampiamente utilizzato in Svizzera: il lavoro ridotto (cassa integrazione).
Alberghi, ristoranti, trasporti, industria, turismo, ecc. Sono diversi i settori duramente colpiti dalla pandemia, a causa della chiusura delle istituzioni pubbliche e delle imprese non essenziali, ma anche a causa delle chiusure delle frontiere e delle restrizioni di viaggio imposte alla popolazione. Le imprese svizzere registrano un calo allarmante dei ricavi e ricorrono sempre più spesso al lavoro ridottoCollegamento esterno per evitare i licenziamenti. Spiegazioni.
In Svizzera, quando un’azienda si trova in difficoltà, può ridurre temporaneamente l’orario di lavoro del suo personale. I dipendenti lavorano poi a una percentuale inferiore e il datore di lavoro paga un salario inferiore che viene integrato dall’assicurazione contro la disoccupazione.
I dipendenti ricevono un indennizzo pari all’80% del mancato guadagno. Ciò significa che se la società riduce il tasso di attività dal 100% al 50%, la società paga questo 50% e il fondo di assicurazione contro la disoccupazione copre l’80% del restante 50%. Il dipendente riceve così il 90% del suo stipendio iniziale. La cassa di disoccupazione versa la sua quota al datore di lavoro, che la utilizza per pagare il salario dei suoi dipendenti.
La società può anche cessare completamente l’attività per un certo periodo di tempo.
Un calo degli ordini, una crisi finanziaria o una pandemia possono mettere temporaneamente in difficoltà un’azienda e provocare il licenziamento di parte del personale. Anche se avrà di nuovo bisogno di questi dipendenti qualche mese dopo. L’obiettivo del lavoro a orario ridotto è quello di preservare i posti di lavoro.
Per poter beneficiare di questa misura, il datore di lavoro deve informare le autorità del suo cantone dieci giorni prima dell’inizio della riduzione dell’orario di lavoro. Il Cantone potrà quindi verificare se la misura è legittima e se è effettivamente finalizzata al mantenimento dei posti di lavoro.
I dipendenti con contratto a tempo indeterminato. Gli apprendisti, i lavoratori temporanei e i dipendenti con contratto a tempo determinato non hanno invece diritto alla disoccupazione parziale. Essi continuano a percepire il loro stipendio abituale e in linea di principio non possono essere licenziati.
Per introdurre una riduzione dell’orario di lavoro, l’azienda deve ottenere il consenso scritto dei propri dipendenti. Tutti sono liberi di rifiutare questa misura e di continuare a ricevere il loro reddito abituale. Tuttavia, il rischio di licenziamento è più elevato.
Il lavoro ridotto non ha alcuna influenza sulla durata dell’indennità di disoccupazione. I datori di lavoro e i dipendenti devono inoltre continuare a pagare tutti i contributi sociali.
Sì, il contratto di lavoro può essere disdetto in qualsiasi momento rispettando i termini di preavviso. Il datore di lavoro è quindi obbligato a pagare l’intero stipendio fino alla partenza del dipendente.
Il governo svizzero ha deciso di rendere più flessibili i criteri per avere diritto alla prestazione:
- l’azienda può informare immediatamente i cantoni, non ha più bisogno di attendere dieci giorni
- la durata di autorizzazione del lavoro ridotto è prolungata da tre a sei mesi.
- anche gli apprendisti, gli interinali e i dipendenti con contratti a tempo determinato hanno diritto all’indennità
Finora le autorità svizzere hanno ricevuto 750’000 richieste di lavoro ridotto, cifra che rappresenta il 15% dei lavoratori impiegati.
Durante la crisi economica del 2009, l’industria svizzera ha sofferto molto e 90’000 collaboratori hanno beneficiato del lavoro a orario ridotto. Un’analisCollegamento esternoi condotta tra il 2009 e il 2015 dal Centro di ricerca economica del Politecnico federale di Zurigo (KOFCollegamento esterno) ha dimostrato i vantaggi di questo strumento: ha evitato i licenziamenti a lungo termine e ha permesso alle aziende di salvare almeno il 10% dei posti di lavoro, conservando un prezioso know-how.
Il costo del lavoro a orario ridotto è stato più che compensato dai risparmi realizzati nell’assicurazione ordinaria contro la disoccupazione.
La maggior parte dei Paesi industrializzatiCollegamento esterno dispone di meccanismi di lavoro a orario ridotto già ampiamente utilizzati durante la crisi economica del 2009. In questo periodo di pandemia, un numero crescente di Stati fa ricorso al lavoro ridotto. Diversi paesi, come la Svizzera, hanno allentato le regoleCollegamento esterno, tra cui Germania, Italia, Francia e Paesi Bassi.
Traduzione dal francese di SpaL
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