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Nuove sanzioni contro cittadini moldavi

Un trattore parcheggiato durante una protesta in Moldavia
La Moldavia ha accusato l'influenza russa di aver inscenato disordini nel Paese. Keystone / Dumitru Doru

La Svizzera ha congelato i beni di cinque persone identificate come parte di un complotto per destabilizzare il governo moldavo e ha vietato loro di attraversare il Paese.

Le nuove sanzioni sono rivolte a “uomini d’affari e politici che sono stati coinvolti in atti che minano la sovranità e l’indipendenza della Moldavia”.

L’esecutivo svizzero si è detto preoccupato per i crescenti disordini provocati in Moldavia da gruppi del Paese e dalla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina.

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La Moldavia, che confina con l’Ucraina, ha denunciato uno sforzo concertato e organizzato per seminare discordia, nel tentativo di far cadere il governo in carica.

Le nuove sanzioni, imposte alle 18.00 del 28 giugno, “intendono anche reagire al crescente numero di attacchi alla democrazia, allo Stato di diritto e alla stabilità e sicurezza del Paese, e sottolineare il sostegno del Consiglio federale all’attuale governo”, ha dichiarato l’esecutivo.

Il pacchetto di sanzioni segue quello adottato dall’Unione Europea su richiesta della Moldavia.

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Le autorità elvetiche hanno sottolineato che le misure non influiranno sull’accordo di libero scambio tra gli Stati dell’EFTA (Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) e la Moldavia, che è stato firmato il 27 giugno.

Sempre mercoledì, la Svizzera ha adottato l’11° pacchetto di sanzioni dell’UE contro la Russia. Queste includono restrizioni finanziarie e di viaggio per 71 persone e 33 entità.

I bersagli comprendono coloro che sarebbero stati coinvolti nella deportazione illegale di bambini ucraini in Russia, membri delle forze armate russe, rappresentanti chiave di media russi controllati dallo Stato e individui affiliati al Gruppo Wagner.

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