Una volta che ci saranno abbastanza dosi per tutti, una delle sfide della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 sarà quella di convincere le persone riluttanti. Nulla di nuovo, come rivela alla Radiotelevisione svizzera RSI un professore di storia della medicina.
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Vincent Barras, docente all’Università di Losanna, ricorda come nel XVIII secolo si avesse timore del vaccino contro il vaiolo. “Quello che sembrava poco naturale era il fatto di introdurre nel corpo una sostanza estranea”.
All’epoca, però, si inoculava pus proveniente dalle piaghe degli ammalati, per quanto magari affetti da una forma lieve della malattia. Com’è possibile che oggi, con i progressi che hanno fatto la medicina e l’industria farmaceutica, molte persone temano ancora la vaccinazione?
“Forse in una società molto individualista come la nostra, il rischio minuscolo di farsi vaccinare -che, va detto, esiste- fa molta più paura dei rischi globali” provocati dal virus.
Riusciranno le autorità a convincere gli scettici? L’intervista integrale a Vincent Barras.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 04.01.2021)
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