Nessun superstite sullo Junkers caduto nei Grigioni
Come si temeva fin dai primi momenti in cui è giunta la notizia è pesante il bilancio della sciagura aerea consumatasi nel tardo pomeriggio di sabato sul Piz Segnas, non lontano dalla località turistica di Flims. Sono infatti tutti morti i 17 passeggeri e i tre membri dell'equipaggio che stavano volando su un vecchio modello Junkers Ju 52.
Tutte le persone a bordo, ha precisato il responsabile dell’intervento Andreas Tobler, sono morte e la loro identificazione richiederà dei giorni. Le operazioni di recupero dei corpi sono ancora in corso.
Nell’incidente sono morte in totale otto coppie e quattro altre persone: 17 svizzeri – provenienti dai cantoni di Zurigo, Turgovia, Lucerna, Svitto, Zugo e Vaud – nonché una coppia di austriaci con il figlio.
L’aereo era decollato dall’aeroporto ticinese di Magadino alle 16.10, schiantandosi poi attorno alle 17.00 sul versante occidentale del Piz Segnas, cima di 3’099 metri a cavallo fra Grigioni e Glarona, a un’altitudine di 2’540 metri. L’apparecchio era un velivolo d’epoca (ex trasporto militare) in forza alla Ju-Air, un’associazione che offre voli panoramici.
Si tratta della più grave tragedia nei cieli svizzeri dopo lo schianto del Jumbolino Crossair, avvenuto il 24 novembre 2001 a Bassersdorf (Zurigo), in cui morirono 24 delle 33 persone che si trovavano a bordo.
Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente. In base ai primi rilievi effettuati dagli esperti che collaborano all’inchiesta sembra che lo Junkers sia “precipitato al suolo quasi verticalmente e a velocità relativamente elevata” senza interferenze esterne (cavi o altri velivoli nella zona).
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