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“Needle spiking”: momenti di paura alla Street Parade di Zurigo

ragazza seduta su marciapiede in mezzo ai rifiuti lasciati dalla street parade
Momenti di paura a Zurigo. © Keystone / Ennio Leanza

Otto persone che partecipavano alla Street Parade di Zurigo questo finesettimana sono state vittime di “needle spiking” (letteralmente tradotto “puntura con un ago”), un fenomeno già conosciuto all’estero e che ora è arrivato anche in Svizzera.

Il week end della Street Parade di Zurigo è stato anche un week end di paura per otto persone, prevalentemente giovani donne, che sono state vittime di “needle spiking”: Di cosa si tratta? Tradotto letteralmente significa “puntura con un ago”: sconosciuto colpiscono le loto vittime con un ago, solitamente di una siringa, mentre si trovano in mezzo alla folla.  

Le prime testimonianze sono arrivate via Tik Tok: delle ragazze dicono di essere state punte mentre ballavano in mezzo alla folla di quella che è una delle feste di musica elettronica più conosciute in Europa. Una di loro sarebbe stata punta addirittura 14 volte. Medicate sul posto e portate all’ospedale, le vittime non sembrano avere conseguenze gravi. Non sembra nemmeno che siano state loro iniettate delle sostanze.

Il fenomeno inquieta: i servizi di soccorso zurighesi avevano avvertito prima della festa che sarebbe potuto accadere: “Fortunatamente le vittime non mostravano altri sintomi oltre alla puntura. Però erano spaventate, preoccupate e volevano sottoporsi alla nostra visita. Abbiamo medicato le loro ferite e le abbiamo mandate all’ospedale per ulteriori accertamenti”, racconta la dottoressa Katharina Seidl del servizio di pronto soccorso attivo alla Street Parade.

Il fenomeno del “needle spiking” è abbastanza nuovo in Svizzera, ma già noto nel resto dell’Europa: negli scorsi mesi erano stati segnalati casi in Gran Bretagna, Francia e Spagna.

Il ferimento casuale di persone sembra essere fine a se stesso e per gli psicologi le ragioni possono essere diverse: per lo psicologo Felix Hof potrebbe essere una questione di potere: “L’autore vuole dominare l’ambiente circostante e limitare la libertà degli altri, soprattutto delle giovani donne. C’è anche molto probabilmente una componente di sadismo, il provare piacere provocando il dolore, la paura e il panico negli altri”.

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