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Navigazione sul Reno, Bruxelles mette all’angolo Berna?

Regole sulla navigazione sul Reno in discussione.
Regole sulla navigazione sul Reno in discussione. Keystone / Oliver Berg

Il Reno, il grande fiume che unisce una buona fetta d’Europa rischia di diventare l’ennesimo inghippo nei (difficili) rapporti tra Svizzera e UE.

Bruxelles vuole uniformare le regole per la navigazione nel lungo corso d’acqua e con questo obiettivo non sembra, agli occhi di Berna, tenere in debita considerazione le esigenze della Confederazione, che peraltro è a pieno titolo membro della Commissione centrale per la navigazione sul Reno (CCNR).

È proprio la CCNR ad assicurare il flusso regolare di merci e persone sul fiume ma ora la Commissione europea intende rafforzare la sua influenza. Secondo un rapporto stilato da Berna, la Commissione europea da una ventina di anni cerca di armonizzare le regole della navigazione sul Reno e centralizzare le competenze a Bruxelles e questa tendenza si è intensificata dal 2021.

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Di per sé Berna non è contraria a uniformare le norme in questo ambito ma in caso di centralizzazione delle decisioni il suo peso all’interno della CCNR è destinato a ridursi sensibilmente e si rischia anche su questa questione un braccio di ferro con l’UE, come avviene in altri settori (tecnologie mediche, Borsa di Zurigo). Attualmente è in corso una discussione strategica con i membri della CCNR e la Commissione europea riguardo alla ripartizione delle competenze.

“In quanto Paese senza sbocco sul mare, non possiamo fare a meno dell’Ue per la navigazione sul Reno”, ha rilevato il capo della delegazione elvetica nella CCNR Paul Seger, aggiungendo che anche Germania, Francia, Belgio e Paesi Bassi vogliono lasciare alla CCNR più competenze possibili. “La CCNR è più rapida, migliore e meno costosa”, perché la Commissione europea è a corto di esperti di navigazione, ha osservato il diplomatico elvetico.

Berna ritiene che si possano trovare soluzioni pragmatiche. Secondo Paul Seger, la CCNR deve rimanere autonoma negli ambiti che, anche all’interno dell’UE, sono di competenza degli Stati membri, come le norme di polizia o la sicurezza: si tratta per esempio delle regole di traffico e di priorità sul fiume o dei segnali di navigazione.

Proprio per evitare in futuro qualsiasi conflitto tra la CCNR e l’UE, il diplomatico svizzero lavora a una dichiarazione politica che dovrebbero firmare tutti.

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