La televisione svizzera per l’Italia

Munizioni svizzere finite in Ucraina

Le società coinvolte affermano di aver rispettato le norme svizzere e internazionali.
Le società coinvolte affermano di aver rispettato le norme svizzere e internazionali. Keystone / Miguel Tovar

Indagini in corso su una fornitura a Kiev di materiale bellico prodotto a Thun (Berna) da parte di un’azienda polacca. Le società coinvolte affermano di aver rispettato le norme svizzere e internazionali.

Secondo quanto ha anticipato la Neue Zuercher Zeitung (NZZ) la società polacca UNO SP avrebbe consegnato 145’000 proiettili per cecchini e 500’000 munizioni per fucili d’assalto di fabbricazione svizzera alle forze armate ucraine. In proposito la Segreteria di Stato dell’economia (SECO), l’agenzia federale preposta al controllo delle esportazioni di armi, ha fatto sapere che sono in corso indagini per far luce su queste commesse.

+ Esportazione d’armi, il Parlamento chiede più flessibilità

Nell’edizione di giovedì del foglio zurighese riporta la notizia pubblicata dal portale statunitense Defense One, secondo cui le munizioni sarebbero state prodotte da SwissP Defence, impresa specializzata nella fabbricazione di proiettili di piccolo calibro che ha sede a Thun (Berna). Di qui il sospetto che possano essere state violare le stringenti norme sull’esportazioni di materiale bellico prodotto nella Confederazione.

La Svizzera infatti, in virtù della sua neutralità, non permette ai Paesi a cui ha venduto armi di riesportarle in un altro paese senza un’autorizzazione scritta dalla Confederazione e, soprattutto, coinvolti in un conflitto armato.

Tuttavia, la NZZ sottolinea che il caso si presenta piuttosto “complesso” perché le aziende private come UMO SP non sono tenute a firmare una dichiarazione di riesportazione.

Da parte sua, l’azienda polacca UMO SP, specializzata in servizi per la polizia e le forze speciali polacche, ha spiegato che tutti i suoi contratti internazionali “vengono eseguiti con cura, in conformità con le procedure di certificazione e le regole di conformità”.

Anche SwissP Defence ha dichiarato in proposito ai media di rifornire i clienti solo nel rispetto delle regole imposte dalla Svizzera. Il produttore elvetico, che impiega 415 persone ed è da tempo fornitore dell’esercito svizzero, ha detto inoltre di “sostenere le autorità nei loro sforzi per chiarire la situazione”.

Fondata nel 1863, SwissP Defence era stata incorporata in Ruag Ammotec, il ramo munizioni del gruppo pubblico Ruag defence, che nel 2022 è stato ceduto al produttore di armi italiano Beretta Holding.

Attualità

persone distese in un parco a riposare

Altri sviluppi

Uno svizzero su quattro si dice stressato

Questo contenuto è stato pubblicato al Una persona su quattro in Svizzera si sente spesso o quasi sempre stressata. Tra i giovani al di sotto dei 30 anni, la percentuale raggiunge il 40%.

Di più Uno svizzero su quattro si dice stressato
piazza delle nazioni unite a ginevra

Altri sviluppi

L’UNHCR eliminerà 3’500 posti di lavoro

Questo contenuto è stato pubblicato al L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) sopprimerà circa 3'500 posti di lavoro a causa delle gravi pressioni finanziarie, esercitate in particolare dall'attuale amministrazione degli Stati Uniti nei confronti degli aiuti umanitari all'estero.

Di più L’UNHCR eliminerà 3’500 posti di lavoro
ghiacciaio che si scioglio

Altri sviluppi

Il permafrost si scongela in fretta in Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al Il permafrost - suolo che resta ghiacciato per almeno due anni consecutivi - si sta scongelando sempre più velocemente nelle Alpi svizzere. Inoltre, la sua temperatura non è mai stata così alta come nell'anno idrologico 2024.

Di più Il permafrost si scongela in fretta in Svizzera
la frana di blatten

Altri sviluppi

Frana di Blatten, i danni ammontano a 320 milioni di franchi

Questo contenuto è stato pubblicato al La frana che ha travolto Blatten (VS) il 28 maggio scorso ha causato danni per 320 milioni di franchi, secondo una stima del Pool danni della natura. La maggior parte (260 milioni) riguarda edifici e beni personali.

Di più Frana di Blatten, i danni ammontano a 320 milioni di franchi
brienz

Altri sviluppi

Nuovamente chiuso l’accesso al villaggio di Brienz per rischio frana

Questo contenuto è stato pubblicato al L'accesso a Brienz (GR) è stato nuovamente chiuso a causa del rischio di frane. Le masse rocciose che sovrastano il villaggio grigionese si sono recentemente mosse a tal punto da minacciare di cadere. I residenti sono già stati sfollati dallo scorso novembre.

Di più Nuovamente chiuso l’accesso al villaggio di Brienz per rischio frana
raccolta di firme

Altri sviluppi

La raccolta di firme si può fare anche in digitale, secondo il Nazionale

Questo contenuto è stato pubblicato al La raccolta di firme per le iniziative e i referendum deve potersi svolgere in futuro anche tramite canali digitali. Lo ritiene il Consiglio nazionale che lunedì, per 95 voti a 91 (sei astensioni), ha approvato una mozione in tal senso.

Di più La raccolta di firme si può fare anche in digitale, secondo il Nazionale
danni temporali

Altri sviluppi

Violenti temporali causano danni e feriti in tutta la Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al I forti temporali verificati nel pomeriggio e nella serata di ieri hanno causato danni in diversi cantoni. Una persona è rimasta gravemente ferita a Nidau e una a Zofingen, mentre il festival open air Festi'neuch è stato evacuato.

Di più Violenti temporali causano danni e feriti in tutta la Svizzera

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR