Il Ministero della difesa russo sostiene che a Mariupol si sono arresi 1'026 militari ucraini della 36esima brigata. Kiev afferma invece che alcune unità della 36esima brigata si sono unite al reggimento Azov asserragliato tra le rovine della città portuale.
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Keystone-ATS/spal
Secondo il portavoce del ministero della difesa russo, maggiore Igor Konashenkov, citato dalla Tass, si sono arresi alle truppe russe “1’026 militari ucraini della 36esima brigata marina, nei pressi dell’acciaieria Ilyich”. Secondo Mosca 150 soldati ucraini sono feriti e sono stati portati all’ospedale di Mariupol.
In precedenza il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, aveva scritto sul suo canale Telegram che oltre 1’000 marine ucraini, “centinaia” dei quali sono feriti, si sono arresi a Mariupol. La loro decisione di arrendersi “è un scelta giusta”, ha commentato Kadyrov.
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Un servizio della televisione pubblica russa trasmesso su Rossiya 24 ha annunciato la resa di più di 1’000 soldati ucraini nella città portuale già ieri sera. Il filmato mostrava uomini in abiti mimetici che trasportavano feriti su barelle o venivano interrogati mentre si trovavano in quella che sembrava essere una cantina.
Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha invece affermato su Facebook che alcune unità della 36esima brigata separata di marines intitolata al contrammiraglio Mykhailo Bilinsky sono riuscite a raggiungere ed unirsi al reggimento Azov. “A Mariupol, unità della 36esima Brigata Marine, con un’azione molto rischiosa, hanno raggiunto il reggimento Azov sfuggendo alla sconfitta”, ha scritto Arestovych citato da Ukrinform.
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