Delle “sentinelle” per prevenire il suicidio tra gli agricoltori

I contadini figurano tra le categorie più a rischio per quanto concerne il suicidio. Alcuni cantoni della Svizzera francese corrono ai ripari.
Non esistono cifre ufficiali del fenomeno. Tuttavia, negli ultimi anni si sono registrati diversi casi di suicidio tra i contadini. Nel 2016, solo nel cantone Vaud otto agricoltori si sono tolti la vita.
Costi di produzione in aumento, prezzi di vendita bassi, burocrazia sempre più onnipresente, scarso riconoscimento professionale… il mondo contadino è confrontato con una profonda rimessa in discussione e molti non ce la fanno più.
Ogni anno scompaiono così centinaia di aziende agricole. Dal 1980 il loro numero si è dimezzato e oggi sono poco più di 53’000. E c’è appunto anche chi decide di farla finita.
Spezzare un tabù
Molti contadini fanno però fatica a parlare delle difficoltà che attraversano e spesso preferiscono tacere, rimanere soli con il proprio dolore, piuttosto che chiedere aiuto.
Per cercare di contrastare il fenomeno, il cantone di Vaud, seguito in questi giorni dal cantone di Neuchâtel, hanno messo in piedi degli atelier destinati agli agricoltori e a chi lavora con loro. “Osare parlarne, non restare soli!”: è questo il principale messaggio trasmesso alla settantina di partecipanti ai corsi.
Una settantina di nuove “sentinelle” che, grazie ai consigli ricevuti, dovrebbero riuscire a percepire meglio la sofferenza altrui, a fornire un aiuto e un ascolto e a contribuire a spezzare il tabù del suicidio in un mondo che fa ancora fatica a parlarne.

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