Il Muséum di Ginevra "invaso" dalle formiche
Il Museo di storia naturale di Ginevra è letteralmente invaso dalle formiche. La temporanea inaugurata lo scorso sabato –‘Fourmis, la grande exposition’- mette in luce la più grande collezione di questi insetti al mondo: 3'500 specie diverse, sulle 15 mila esistenti.
È festa grande con un animale minuscolo, al MuséumLink esterno, che ha appena festeggiato i 50 anni nella sede attuale. Ma non è certo il padiglione che si vuole celebrare.
“Questi animali minuscoli sono miliardi, sono davvero una colossale biomassa del pianeta”, spiega il portavoce del Museo, Pascal Moeschler. “La maggioranza degli esseri viventi non è rappresentata da grandi animali come gli elefanti ma dall’unione di tutte queste bestiole”.
A Ginevra è conservata la più grande collezione di formiche del mondo, quella di Auguste Forel, il mirmecologo svizzero un tempo volto della banconota da 1000 franchiLink esterno.
"C’erano persone che gli mandavano formiche da ogni parte del mondo. Forel era al centro di un sistema di scambi e di conoscenze assolutamente incredibile. E ai tempi non c’era il telefono, tantomeno internet: bisognava scrivere”.
Formiche organizzate, disciplinate, instancabili lavoratrici, che viste da vicino non hanno sempre l'aria simpaticissima, ma hanno una capacità innata di vivere insieme.
“Non c’è qualcuno che comanda”, osserva Moeschler, “non c’è qualcuno che vuole creare una società, eppure tutto funziona in modo automatico. Invece noi umani, quando vogliamo fare le cose per bene come le formiche, siamo obbligati ad inventarci delle democrazie”.
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