Amnesty International denuncia violazioni e maltrattamenti nei Centri federali d'asilo ma la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) garantisce severi controlli e respinge le accuse più gravi.
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tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 19.5.2021)
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Violenza nei centri per richiedenti l’asilo, indagine esterna
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La Segreteria di Stato della migrazione vuole indagare sulle accuse di violenza e insabbiamento all’interno di alcuni centri federali per richiedenti l’asilo.
Percosse, svenimenti, difficoltà respiratorie, ipotermia e crisi epilettiche sarebbero alcune delle situazioni che si sarebbero verificate tra gennaio 2020 e aprile 2021 nelle strutture federali in cui alloggiano i profughi a Basilea, Chevrilles (FR), Boudry (NE), Altstätten (SG) e Vallorbe (VD) e riferite oggi dall’organizzazione umanitaria.
Nel documento, che riporta le testimonianze di 31 persone – tra le quali presunte vittime ed ex addetti alla sicurezza -, sono chiamati in causa gli agenti delle società private Securitas e Protectas cui la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha affidato la sorveglianza dei centri per richiedenti asilo.
Da parte sua il responsabile della Sem Mario Gattiker, che ha ricordato di aver ordinato un’inchiesta indipendente all’ex giudice federale Niklaus Oberholzer su alcuni episodi che hanno attirato l’interesse della magistratura penale, ha respinto le accuse di sistematica violazione dei diritti e di violenze.
In particolare la Segreteria di Stato della migrazione ha detto di prendere molto sul serio tutte le critiche e di essere pronta a indagare su ogni accusa, a condizione di ottenere informazioni più dettagliate su casi concreti. Inoltre ha sottolineato di non accettare nessuna coercizione sproporzionata nei confronti dei richiedenti asilo e di continuare a sanzionare sistematicamente i comportamenti scorretti.
In proposito la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura ha affermato nel suo rapporto 2020 che l’alloggiamento dei richiedenti asilo da parte della Confederazione è “fondamentalmente conforme ai diritti dell’uomo e ai diritti fondamentali”.
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