A 151 anni dal congresso che, nella stessa località, ha dato vita all’internazionale libertaria, migliaia di anarchici e anarchiche di tutto il mondo sono convenuti a Saint-Imier.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Agli “Incontri internazionali anti-autoritari”, che si chiudono domenica, il sindaco del Partito liberale radicale (PLR) della cittadina giurassiana del Canton Berna, Corentin Jeanneret, ha espresso un “caloroso benvenuto”, a nome dell’intera popolazione locale.
Una festa che in questi giorni ha fatto raddoppiare il numero delle persone del tranquillo comune bernese, conosciuto più che altro per le sue fabbriche orologiere (proprio a Saint-Imier è nato il famoso marchio elvetico Longines).
Proprio da queste fabbriche, un secolo e mezzo fa, trasse origine la spinta ad organizzare il primo congresso anarchico mondiale, all’indomani della Prima Internazionale che aveva sancito la frattura tra marxisti e anarchici, e a creare un movimento anarchico mondiale e strutturato.
“È impressionante vedere tutta questa gente nelle strade”, ha osserva il sindaco e deputato cantonale del PLR, non abituato a un simile spettacolo. Ad impressionare chi vive qui è il numero dei simpatizzanti giunti con ogni mezzo e attendati in un grande prato destinato al campeggio. “All’inizio – continua il politico – ci poteva essere una certa malfidenza da parte di qualche ospite, ma l’apprensione iniziale è presto sparita perché la popolazione è accogliente”.
Alla manifestazione anarchica, che ha visto la partecipazione di molti e molte giovani, sono circa 300 gli eventi, tra conferenze, concerti, film e mostre in calendario.
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