La Conferenza della Commissione federale per la migrazione si dice preoccupata della situazione di molti stranieri e straniere e "working poor" in Svizzera quando si tratta di accesso agli aiuti sociali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Molte persone in Svizzera, soprattutto stranieri e straniere e “working poor” (lavoratori poveri), non sono protette dalla sicurezza sociale e rischiano di precipitare nella povertà estrema. La Conferenza della Commissione federale per la migrazione (CFM) ha espresso giovedì la sua preoccupazione.
I partecipanti alla conferenza hanno osservato che la rete della sicurezza sociale non funziona in modo uguale per tutti e non tutti beneficiano della protezione.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
I nuovi poveri: pensionati, giovani, madri single
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Sempre più persone si rivolgono a noi per arrivare a fine mese”, affermano unanimi tre enti ticinesi che vengono in aiuto alle persone più sfavorite.
Le persone senza passaporto svizzero devono confrontarsi anche con le possibili conseguenze della legge sugli stranieri se si rivolgono all’assistenza sociale. C’è chi preferisce così rinunciare all’assistenza e rivolgersi alle organizzazioni umanitarie. In alcuni casi, queste persone finiscono per indebitarsi o essere costrette a rinunciare ai bisogni primari.
Migranti senza documenti, senzatetto, “working poor” e rifugiati e rifugiate sono le altre categorie della popolazione minacciate dalla mancanza di protezione sociale.
Prepararsi all’accoglienza
Ricercatori, ricercatrici, esperti ed esperte del settore del settore e del mondo politico si sono incontrati a Berna per cercare di individuare i modi per porre rimedio a quella che il CFM chiama “insicurezza sociale”. Claudine Burton-Jeangros, docente all’Università di Ginevra, ha parlato dei risultati dell’operazione PapyrusCollegamento esterno sulle condizioni di vita e di salute dei nuovi migranti regolarizzati.
Che cos’è il progetto Papyrus?
Si tratta di un progetto nato nel febbraio 2017 da un’iniziativa del Cantone di Ginevra. L’operazione Papyrus mira a regolarizzare lo statuto dei lavoratori privi di documenti (sans-papiers) che sono ben integrati in Svizzera e che risiedono da più anni nel cantone.
La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) accompagna il progetto nel quadro della legislazione vigente. Nella sua veste di autorità di approvazione esamina i dossier riguardanti i casi di rigore che le vengono sottoposti dalle autorità ginevrine. La SEM applica le condizioni previste dalla legge federale sugli stranieri e dalla relativa ordinanza d’applicazione. (Segreteria di Stato della migrazione SEM)
La consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), ha sottolineato l’importanza delle sfide legate alla migrazione. Circa 66’000 rifugiati e rifugiate ucraini, fuggiti dal loro Paese dopo lo scoppio della guerra, vivono attualmente in Svizzera. Stando alle ultime previsioni, inoltre, si prevede che nel corso del 2023 arriveranno in Svizzera circa 27’000 migranti. “Dobbiamo aspettarci un aumento delle migrazioni in futuro a causa dei cambiamenti climatici”, ha avvertito Baume-Schneider, invitando a non mettere i “vecchi” e i “nuovi” migranti gli uni contro gli altri. Il DFGP, ha detto, riflette costantemente su come la Confederazione possa integrare al meglio queste persone.
“La povertà non è un crimine”
La Consigliera federale ha poi aggiunto: “La promozione dell’integrazione nel mercato del lavoro delle persone che non hanno il passaporto svizzero è qualcosa che mi sta a cuore”. È una questione di “dignità” delle persone interessate, ma si tratta anche di “contribuire alla prosperità” del Paese.
Mercoledì Elisabeth Baume-Schneider ha presentato ai suoi colleghi del Consiglio federale un pacchetto di misure volte ad aiutare gli stranieri e le straniere a inserirsi nel mondo del lavoro. Una delle principali ambizioni è, ad esempio, quella di garantire ai e alle giovani fuggiti dall’Ucraina la possibilità di terminare il loro apprendistato in Svizzera, indipendentemente dalla durata del conflitto. Il DFGP vuole anche facilitare l’accesso alla formazione professionale a chi si è visto respingere la richiesta d’asilo e ai e alle migranti senza documenti.
La direttrice del DFGP, che ha esperienza nel settore, ha osservato che il ricorso all’assistenza sociale non è mai un evento felice e spesso è stigmatizzante. Ha poi sottolineato la mancanza di autostima, l’imbarazzo o addirittura la rabbia che provano le persone coinvolte. “La povertà non è un crimine”, ha affermato la consigliera federale.
Bonus in banca? Aumenta la quota di chi rimane a bocca asciutta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Meno gratifiche per i bancari: quest'anno il 22,5% dei dipendenti degli istituti interpellati tramite un sondaggio non ha ricevuto alcun bonus, una quota in aumento rispetto al 19,5% rilevato nel 2024.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Almeno 10 bambini sono rimasti uccisi in un attacco israeliano avvenuto vicino a una clinica a Gaza dove venivano distribuiti integratori alimentari destinati proprio a loro.
Migliaia di persone a Srebrenica ricordano le vittime del genocidio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone sono affluite al cimitero memoriale di Potocari, alle porte di Srebrenica, per commemorare e rendere omaggio alle oltre 8'000 vittime del genocidio compiuto 30 anni fa dalle truppe serbo-bosniache al comando del generale Ratko Mladic.
Accordi con l’UE, il sostegno dell’economia, ma con riserve
Questo contenuto è stato pubblicato al
Economiesuisse e l'Unione padronale svizzera (UPS) sostengono il pacchetto di accordi negoziato con l'Unione Europea (UE). Chiedono un'attuazione che tenga conto delle esigenze delle imprese. Una delle misure per proteggere il mercato del lavoro è respinta.
Dopo l’addio all’FM, la radio SSR perde una quota di mercato
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel primo semestre dell'anno, le emittenti radiofoniche della SSR hanno perso 6 punti percentuali della loro quota di mercato in seguito all'addio alle onde ultracorte (OUC) alla fine del 2024. È quanto emerge dagli ultimi dati di Mediapulse.
Berna e Kiev firmano un trattato internazionale per la ricostruzione
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera e l'Ucraina hanno firmato oggi a Roma un trattato internazionale per la cooperazione nella ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra di aggressione russa.
Maja Riniker ha vissuto un attacco di droni durante il suo viaggio in Ucraina
Questo contenuto è stato pubblicato al
Durante il suo viaggio in Ucraina, la presidente del Consiglio nazionale, Maja Riniker, ha dovuto trascorrere due ore in un rifugio antiatomico, a causa di attacchi di droni russi.
L’impresa delle svizzere, i quarti di finale storici e la reazione nazionale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo la qualificazione per uno storico quarto di finale, le giocatrici svizzere hanno suscitato euforia in tutto il Paese. Al di là della prestazione, i media svizzeri invitano a gustare l'impresa nella sua giusta dimensione.
Ritrovato il toro fuggito da un recinto nel canton Neuchâtel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il toro che era fuggito giovedì nella regione di Montalchez (canton Neuchâtel) è stato ritrovato venerdì mattina in un campo. Il bovino di 600 kg è in buona salute e non ha ferito nessuno durante la sua fuga.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Controllo federale delle finanze avverte che le infrastrutture critiche svizzere sono troppo vulnerabili agli attacchi informatici e chiede alla Confederazione di investire di più nella cybersicurezza.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
L’inflazione vanifica aumenti salariali e ripresa economica
Questo contenuto è stato pubblicato al
La ripresa dell'inflazione e il divario tra settori ha annullato i benefici della contrattazione, denuncia Travail.Suisse.
L’anno che ha tolto il velo sulla povertà in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
La pandemia ha messo in luce quanto rapidamente ci possa trovare indigenti nel nostro Paese. Crescono comprensione e solidarietà verso i bisognosi.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.