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Materie prime: commercio sempre più difficile

Una delle principali piazze per il commercio di acciaio mondiale è la città di Lugano Copyright 2022 The Associated Press.

Le aziende presenti nel canton Ticino attive nel commercio delle materie prime (120 quelle presenti sulla piazza luganese on 1'600 collaboratori) devono fare i conti con l’attuale contesto internazionale turbolento.

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 giugno 2022 - 20:15
tvsvizzera.it/mrj

Lugano è una delle principali piazze mondiali per il commercio dell’acciaio e, anche se le società che ospita sono piccole e si dicono resilienti in un contesto internazionale, almeno una dozzina sarebbero in difficoltà, stando a quanto appreso dalla trasmissione Il Quotidiano della Radiotelevisione della Svizzera italiana RSI, e un paio sarebbero anche andate in liquidazione.

Tra quelle che invece sono riuscite a riprendere fiato ci sono anche le ditte che ancor prima dello scoppio della guerra avevano diversificato le loro attività. Tra queste la Flame di Paradiso che, grazie a 35 dipendenti presenti in India e Vietnam acquista carbone e lo rivende a centrali elettriche o cementifici.

Non è ancora chiaro cosa succederà quando, da fine agosto, entrerà in vigore il divieto di commerciare anche il carbone russo.

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