Marine Le Pen accusata di appropriazione indebita

A pochi giorni dal ballottaggio per le presidenziali, Marine Le Pen è finita nel mirino dell’ufficio antifrode europeo (OLAF), che la accusa di aver usato indebitamente - insieme ad altri tre membri del suo partito - oltre 600’000 euro di fondi pubblici.
Un timing perlomeno sorprendente, ha dichiarato l’avvocato di Le Pen, che ha fatto sapere che la sua cliente non è per il momento stata convocata da nessuna autorità giudiziaria. Si tratta di fatti che risalgono a oltre 10 anni fa e non è stato presentato nessun contraddittorio, ha aggiunto Rodolphe Bosselut, che si è detto “costernato dal modo di agire dell’OLAF”.
Il denaro sottratto sarebbe stato usato per spese personali o per finanziare prestazioni di società commerciali vicine a Ressemblement national e al gruppo parlamentare di estrema destra Europe des nations e des libertés.

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