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Macron a Berna, “Forse non lo sapete, ma siete già europei”

Macron e Berset all ombra di Palazzo federale.
Macron e Berset all'ombra di Palazzo federale. © Keystone /anthony Anex

Le relazioni tra la Confederazione e l'UE sono state il tema principale del primo giorno della visita ufficiale del presidente francese in Svizzera. Accolto dal suo omologo svizzero Alain Berset, Emmanuel Macron ha chiesto di accelerare i negoziati.

La Svizzera ha dovuto attendere sei anni prima di poter accogliere il Presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente è arrivato nel primo pomeriggio di mercoledì all’aeroporto di Belp-Berna, accompagnato dalla moglie e da una folta delegazione, dove è stato accolto dal presidente della Confederazione Alain Berset.

Nella capitale svizzera era palpabile già da diverse ore una certa impazienza per l’arrivo del Presidente della Repubblica. La Piazza federale, completamente transennata, è stata posta sotto stretta sorveglianza. Sui tetti vicini, rappresentanti delle forze di polizia scrutavano l’orizzonte. Le bandiere francesi, europee e svizzere sventolavano nel cielo.

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Circa mille persone si sono radunate intorno a Piazza federale per assistere all’arrivo di Emmanuel e Brigitte Macron, sventolando piccole bandiere francesi e svizzere. Nell’attesa, hanno potuto osservare la meticolosa preparazione della cerimonia militare. Le uniformi e la dislocazione dei soldati sono stati controllati di continuo e le loro scarpe sono state lucidate un’ultima volta.

Onori militari

Era spuntato anche il sole quando la coppia presidenziale è apparsa davanti al Palazzo federale, poco prima delle 15.00. Accompagnati da Alain Berset e dalla moglie Muriel, hanno salutato tutti i membri del Consiglio federale e le delegazioni dei due Paesi. I presidenti hanno poi sfilato sul tappeto rosso della “Bundesplatz”, prima di passare in rassegna le truppe.

Dopo aver ascoltato gli inni nazionali francese e svizzero, le due coppie presidenziali si sono concesse alla folla, chiacchierando con i presenti e posando anche per alcuni selfie.

Questa volta non ci sono stati incidenti: durante l’ultima visita di Stato di un presidente francese, nel 2015, un giovane si è inquadrato nella camera assieme a François Hollande mostrandogli il dito medio. La foto ha ovviamente suscitato scandalo, soprattutto perché il fotografo era un dipendente della Città di Berna.

“La Svizzera ha bisogno dell’UE”

Dopo la cerimonia di benvenuto, le due delegazioni si sono riunite nella Sala dei passi perduti del Palazzo federale per pronunciare i rispettivi discorsi ufficiali. Il presidente francese ha lanciato un messaggio forte sulle relazioni tra la Svizzera e l’Europa. “L’Unione europea ha bisogno della Svizzera e credo che anche la Svizzera abbia bisogno dell’Unione europea”, ha dichiarato.

Dopo aver interrotto le discussioni sull’Accordo quadro con l’UE nel 2021, il Consiglio federale ha recentemente annunciato di voler adottare un nuovo mandato negoziale entro la fine dell’anno.

Dopo questo primo passo, Emmanuel Macron ha espresso la speranza di vedere ulteriori progressi in questo ambito. “La Francia sostiene la comunità europea nella sua volontà di evolvere”, ha chiosato.

“La Svizzera non è così isolata in mezzo all’Europa, perché c’è molta Francia”, ha sottolineato il presidente della Confederazione Alain Berset. Il presidente della Confederazione ha tenuto a sottolineare le numerose somiglianze e i legami storici tra i due Paesi, che condividono lingua e cultura.

Sullo sfondo le guerre in Europa e in Medio Oriente

Emmanuel Macron ha parlato anche della guerra in Ucraina e dei conflitti in Medio Oriente, nel Sahel e nel Nagorno-Karabakh. In particolare, si è congratulato con la Svizzera per “il suo chiaro e forte impegno nel condannare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e nell’adottare le sanzioni dell’Unione europea”. Tuttavia ha aggiunto che “dobbiamo continuare a lavorare insieme in questa direzione e andare oltre, ognuno secondo i propri mezzi”.

“Il nostro mondo sta sanguinando”, ha dichiarato Alain Berset, riferendosi anche alla recrudescenza della violenza in Europa e alle sue porte. A questo proposito, ha definito l’approccio multilaterale e internazionale di Emmanuel Macron “un esempio da seguire”.

Alla fine della giornata i due presidenti hanno avuto uno scambio di opinioni con la stampa svizzera e francese. Anche in questo caso, la questione europea è stata centrale. “Forse non lo sapete, ma siete già europei”, ha dichiarato Emmanuel Macron. Prima di continuare: “Ogni giorno, grazie alla vostra posizione geografica, al fatto che il vostro Paese è aperto, avete scambi con il resto dell’Europa”.

Secondo il presidente francese, “l’Europa è nei geni della Svizzera”. “C’è però un approccio singolare della Svizzera verso l’Europa, che piace a tutti, ed è quello di non aderire all’UE”, ha commentato.

“La Svizzera è profondamente europea, non solo per la sua posizione geografica, ma anche per i suoi valori e la sua cultura”, ha aggiunto il presidente della Confederazione. Ha anche sottolineato che coltivare una relazione stabile con l’Unione Europea è essenziale per la Svizzera.

Alain Berset ha anche parlato della decisione del governo di adottare un mandato negoziale con l’UE entro la fine dell’anno. “Si tratta – ha insistito – di un passo importante nella nostra strategia di consolidamento e sviluppo della via bilaterale con l’UE”.

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