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Luce verde di Berna al potenziamento dell’autostrada dei frontalieri

Un equilibrio delicato tra natura, trasporti e abitato a Maroggia.
Un equilibrio delicato tra natura, trasporti e abitato a Maroggia. © Keystone / Ti-press / Francesca Agosta


Dal governo federale è giunto il via libera al potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano Sud e Mendrisio che costituisce una delle direttrici principali del traffico veicolare transfrontaliero tra Ticino e Lombardia.

Alla base del progetto PoLuMe approvato da Berna, che richiederà un investimento di 1,7 miliardi di franchi (84 milioni a carico del Cantone) e sarà realizzato in 12 anni a partire dal 2030, c’è l’utilizzo della corsia di emergenza durante le ore di punta allo scopo di decongestionare il traffico (soprattutto di origine pendolare). Esperienze analoghe sono già state sperimentate consuccesso in altri tratti autostradali congestionati della Confederazione.

Terza corsia mobile

L’idea di fondo è di adeguare la capacità dell’autostrada alla domanda senza ampliare il campo stradale. Gli interventi infrastrutturali principali riguardano la costruzione di una nuova galleria tra Bissone e Maroggia e l’ampliamento di quelle del San Salvatore e di Gentilino (oltre a uno svincolo a Grancia e uno svincolo a Val Mara). L’iter pianificatorio, dopo l’approvazione del progetto generale, non è concluso. La prossima tappa sarà la pubblicazione del progetto esecutivo.

Per autorità federali e locali il potenziamento della Lugano Sud-Mendrisio si rende necessario alla luce delle lunghe code che si formano quotidianamente e il traffico che spesso si riversa nelle strade cantonali e comunali, con conseguenti disagi a livello locale.

Il trasporto pubblico non basta

Il tratto autostradale è sotto pressione a tal punto che basta un banale incidente per paralizzare la viabilità dell’intera regione, osserva il Consiglio federale e la necessità di intervenire in questo comparto dell’A2 è stata confermata anche dalle analisi svolte, che hanno mostrato come, nonostante importanti miglioramenti già messi in atto o pianificati, l’offerta di trasporti pubblici e di altre forme di mobilità alternative non sia sufficiente a rispondere alle esigenze attuali e future della regione.

Oltre a migliorare la sicurezza degli utenti e la situazione del traffico sull’asse principale, il progetto PoLuMe prevede interventi a beneficio della qualità di vita della popolazione locale: il tratto autostradale di attraversamento del nucleo di Bissone verrà dismesso, verrà realizzata una circonvallazione dei nuclei di Maroggia e Bissone e una riqualifica della strada cantonale e questo consentirà di realizzare un percorso continuo di mobilità lenta tra Mendrisio e Lugano.

Ecologisti contrari

Gli ecologisti, in particolare Verdi e Associazione Traffico e Ambiente, si oppongono però fermamente al progetto. In primavera si sono tenute manifestazioni contro il potenziamento dell’A2 che a loro dire finirebbe per attirare ulteriore traffico veicolare inquinante in un contesto saturo e delicato dal profilo ambientale.   

Da parte su invece il governo ticinese si rallegra per la decisione che “conferma la volontà di anticipare di almeno dieci anni, rispetto alle tempistiche previste inizialmente, la realizzazione del sopraccitato progetto”. 

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