Il 52% dei candidati che il nuovo movimento di Emmanuel Macron schiererà alle legislative francesi dell’11 e 18 di giugno provengono dalla società civile. Lo ha annunciato nel corso di una conferenza stampa a Parigi il segretario generale di La République en Marche Richard Ferrand.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG dell'11.5.2017)
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La formazione del neo presidente sembra quindi mantenere la promessa di rinnovare il panorama politico transalpino, anche se manterrà una quota di candidati uscenti (tutti provenienti dai banchi del Partito socialista).
Ma l’ex premier Manuel Valls, autocandidatosi dopo una polemica uscita dal PS, non correrà con le insegne di LRM, ha precisato sempre Richard Ferrand. La soluzione adottata sarà un patto di desistenza, in base al quale nella circoscrizione di Valls non saranno presentati candidati del movimento.
I 428 rappresentanti di LRMCollegamento esterno, equamente suddivisi a metà tra uomini e donne, “hanno un’età media di 46 anni”, ha aggiunto Ferrand, “tutti con fedina penale pulita”. Il processo di selezione, partito dai 19’000 dossier inviati in gennaio alla commissione d’investitura, sarà completato mercoledì con la comunicazione degli ultimi 149 nomi.
Intanto il sondaggio Harris Interactive-Indeed sembra premiare il nuovo partito del presidente eletto, al quale viene attribuito il 29% delle intenzioni di voto assieme a MoDem del centrista François Bayrou, seguiti dai gollisti (Repubblicani e UDI) e Front Nazional entrambi al 20%, France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon al 14% e Partito Socialista al 7%.
Ma una grana si profila all’orizzonte per Emmanuel Macron, visto che proprio l’alleato François Bayrou ha fatto sapere che la lista presentata oggi non è stata concordata e che quindi non ha il suo assenso.
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