Le misure anti-Covid del Governo svizzero non sono incostituzionali
Keystone / Alessandro Della Valle
Una speciale commissione parlamentare ha ritenuto che le misure ufficiali adottate contro la pandemia rientrassero nei limiti della Costituzione, anche se alcuni diritti fondamentali sono stati limitati.
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Keystone-SDA/ac
Una commissione della Camera dei rappresentanti è giunta alla conclusione che le misure per combattere la pandemia di Covid-19 in Svizzera hanno comportato restrizioni di alcuni diritti fondamentali dei cittadini. Tuttavia, i criteri costituzionali sono stati rispettati, si legge in un comunicato stampa dei servizi parlamentari pubblicato mercoledì.
Nel mese di dicembre 2021, il Consiglio federale ha esteso la portata del certificato Covid. In particolare, ha previsto l’estensione del cosiddetto principio “2G” (vaccinato e/o guarito) a ristoranti, strutture culturali e impianti sportivi e ricreativi, insieme all’obbligo di indossare una mascherina.
La commissione ha esaminato queste misure e ha concluso che la decisione di estendere il requisito del certificato Covid costituisce una significativa restrizione dei diritti fondamentali e che tale misura va presa con grande moderazione e nel rigoroso rispetto della Costituzione. Tuttavia, non sono state individuate carenze fondamentali. Non c’è dubbio che il criterio dell’interesse pubblico sia stato soddisfatto, poiché la pandemia rappresentava una chiara minaccia per la salute della popolazione.
Tuttavia, la commissione ha raccomandato di trarre alcuni insegnamenti in vista di crisi future. L’Esecutivo dovrebbe chiarire il quadro giuridico relativo alla possibilità di trattare in modo differenziato le persone in base al loro stato di vaccinazione e all’uso di un certificato.
Il comitato ha inoltre sollevato la questione della pertinenza e dell’accuratezza dei vari indicatori utilizzati dal Consiglio federale per valutare la situazione epidemiologica, ravvisando margini di miglioramento. Sulla base delle conoscenze attuali, il Governo, che ha tempo fino al 4 ottobre per presentare le proprie proposte, dovrebbe stilare un elenco di potenziali indicatori da utilizzare in caso di una futura pandemia.
La commissione ha anche presentato un postulato che chiede di rafforzare la supervisione governativa dei laboratori biologici di alta sicurezza, in considerazione dell’importante pericolo potenziale rappresentato da queste strutture.
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