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Le imprese energetiche sotto la lente di Berna

Sete di energia
Sete di energia © Keystone / Gian Ehrenzeller

Nuove norme per migliorare la trasparenza, la vigilanza e la stabilità nel settore cruciale dell'approvvigionamento energetico. Berna adotta il price cap sul petrolio russo.

Il governo federale ha messo a punto un nuovo piano per rendere più trasparente il mercato dell’energia, messo sotto pressione dalle note vicende nell’Europa dell’Est, e prevenire crisi nell’approvvigionamento e fallimenti di società di rilevanza sistemica nel settore.

La nuova normativa – la Legge federale sulla vigilanza e la trasparenza nei mercati dell’energia all’ingrosso (LVTE) – messa in consultazione (fino al 31 marzo), è destinata a sostituire quella che era stata adottata lo scorso maggio.

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Too big to fail

Questa era stata evasa in fretta e furia per scongiurare il crollo delle maggiori aziende elvetiche del ramo, a seguito dell’aumento vertiginoso dei prezzi dell’energia, attraverso la concessione fino alla fine del 2026 di finanziamenti che consentano loro di superare eventuali problemi contingenti di liquidità.

In concreto le nuove norme obbligheranno tutti gli operatori a trasmettere alla Commissione federale dell’energia elettrica (ElCom) le informazioni relative alle proprie transazioni e agli ordini di negoziazione, ha detto nel corso di una conferenza stampa a Berna la consigliera federale uscente Simonetta Sommaruga. In tal modo l’organo federale potrà valutare sia i rischi del mercato elettrico e del gas sia le condizioni di liquidità delle imprese e agire di conseguenza.

Il testo normativo contiene il divieto espresso di utilizzare le informazioni riservate e di manipolare il mercato, ha precisato la direttrice del dipartimento federale competente (DATEC). L’obiettivo è rafforzare la fiducia nell’integrità di quest’ultimo, nonché la stabilità sistemica e in caso di violazioni si rischia di essere perseguiti penalmente, ha aggiunto Simonetta Sommaruga.

Ritardi di Berna

In linea di principio, ha sottolineato il governo federale, le nuove disposizioni sono conformi alla normativa che l’UE ha adottato da tempo (le persone fisiche e giuridiche con domicilio o sede in Svizzera che concludono transazioni sul mercato dell’Unione Europea sono tenute a trasmettere alla ElCom le medesime informazioni che rilasciano alle autorità continentali).

Sul piano della trasparenza del settore Berna, con la legge proposta, colma un ritardo che le aveva creato qualche critica. In proposito la ministra dell’energia ha sottolineato che nonostante la difficile situazione, negli ultimi mesi si è riusciti “con un’insolita velocità per il nostro Paese” a prendere diversi provvedimenti paracadute, a garanzia della tenuta del sistema.

La Confederazione adotta il price cap sul petrolio russo

Intanto, sempre in ambito energetico, c’è da registrare che venerdì il Consiglio federale, aderendo alle sanzioni europee contro la Russia, ha deciso di uniformarsi al tetto al prezzo del greggio (price cap) stabilito dall’UE.

In risposta al protrarsi dell’aggressione militare e alle continue azioni destabilizzanti della Russia in Ucraina, scrive il governo in una nota, il 3 dicembre scorso l’UE ha preso nuove disposizioni sul limite massimo di prezzo per il greggio e i prodotti petroliferi russi.

E l’8 dicembre il Dipartimento federale dell’economia (DEFR) aveva modificato l’allegato 28 dell’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina, adottando il limite massimo di prezzo per il greggio russo, fissato a 60 dollari al barile.






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