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Le Giornate letterarie di Soletta, vetrina della letteratura svizzera

Il logo delle giornate letterarie di Soletta.
Keystone / Alessandro Della Valle

La 47esima edizione delle Giornate letterarie di Soletta si apre oggi (venerdì 30 maggio). Quest'anno la manifestazione ruoterà attorno ad un nuovo centro situato nel parco del Kunstmuseum di Soletta. Fino a domenica si potrà assistere a più di 140 eventi.

Le Giornate letterarie di Soletta fungono da vetrina per la letteratura elvetica ed internazionale dell’ultimo anno. In totale 74 autori vi presentano i loro lavori: i 140 eventi previsti comprendono, fra gli altri, incontri e letture.

Nuovo centro

In vista della ristrutturazione della sede abituale, che durerà due anni, la manifestazione si avvale di un nuovo centro situato nel parco del Kunstmuseum. Qui sono installati un palco e alcuni food truck.

Si tratta inoltre della prima edizione diretta da Catherine Schlumberger, subentrata lo scorso mese di agosto alla coppia di codirettori formata da Nathalie Widmer e Rico Engesser.

Guerra e violenza

Molti libri, sia svizzeri che internazionali, trattano di temi quali la violenza, la guerra, la perdita e la coscienza dei propri limiti.
Fra gli scrittori internazionali che porteranno questi argomenti a Soletta vi è la francese Neige Sinno che tematizza la violenza sessuale subita dal patrigno in “Triste Tigre” (2023), romanzo autobiografico vincitore del Prix Femina e del Prix Goncourt des Lycéens 2022 (Il Premio Goncourt degli studenti) in Francia nonché del Choix Goncourt de la Suisse.

Tra gli ospiti di spicco c’è anche la scrittrice e sceneggiatrice italiana Francesca Melandri che a Soletta presenterà il suo ultimo libro “Piedi freddi” (Bompiani, 2024), un dialogo aperto sulla guerra con suo padre defunto.

Sul tema della guerra discuteranno nel corso di un incontro previsto domani sera la scrittrice israeliana Lizzie Doron e la fotografa e autrice ucraina Yevgenia Belorusets, che hanno reagito allo scoppio della guerra nelle loro rispettive patrie con un diario.

Autori italofoni

Fra i sei ospiti italofoni si cita la poetessa italiana Laura Accerboni, che vive a Ginevra. Domenica a Soletta presenterà il suo ultimo libro “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi, 2024) dove osserva il mondo mentre si miniaturizza, si duplica, si trasfigura.

Lo scrittore ticinese Matteo Terzaghi, classe 1970, presenta la raccolta di prose brevi “Il manuale del fosforo e dei fiammiferi” (Quodlibet, 2024).

Torna a Soletta anche il poeta e operatore culturale Marko Miladinovic, organizzatore del Ticino Poetry Slam, che ha fatto letture in giro per il mondo. Alle Giornate porta la sua ultima opera “Libro massimo di poesia. Swiss italian ex jugoslavian not (yet) european poetry sketches book & superulteriori” (Agenzia X, 2024).
Premiazioni

Nell’ambito della manifestazione vengono consegnati il Gran Premio di Letteratura alla scrittrice italofona Fleur Jaeggy e i Premi svizzeri di letteratura. Il Premio letterario di Soletta viene assegnato allo scrittore svizzero tedesco Alain Claude Sulzer. Domani sera verrà anche annunciato il vincitore del Premio svizzero del libro per ragazzi.

Fra le altre novità, durante i tre giorni nella Cantina del Vino, sul Landhausquai, ci sono trasmissioni live e vengono diffuse registrazioni di discussioni con ospiti delle Giornate.
Lo scorso anno la kermesse aveva attirato un numero record di 18’500 curiosi sul posto e online.

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