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Dimissioni eccellenti in Slovacchia per l’omicidio del reporter

L’omicidio del giornalista Jan Kuciak che indagava sulle ramificazioni della ‘ndrangheta in Slovacchia ha fatto la prima vittima eccellente nel governo di Bratislava.

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Il ministro dell’Interno e vicepremier Robert Kalinak ha infatti rassegnato le dimissioni a seguito delle manifestazioni di protesta di venerdì in diverse città del paese, le più imponenti dalla caduta del regime comunista nel 1989.

Nel corso di una conferenza stampa il responsabile della sicurezza interna ha spiegato che “è importante che la stabilità sia mantenuta, quindi ho deciso di dimettermi dalle cariche di vice primo ministro e ministro dell’Interno”. In precedenza si erano dimessi anche l’assistente del premier Robert Fico, Maria Troskova, e il segretario del Consiglio di sicurezza, Viliam Jasan.

Nei prossimi giorni si potrà verificare se sarà sufficiente il passo indietro di Robert Kalinak per salvare il traballante governo socialdemocratico di Robert Fico su cui si staglia l’ombra di rapporti non troppo cristallini con uomini d’affari calabresi in odore di mafia.  

Il giovane cronista d’inchiesta, trovato morto nel suo appartamento insieme alla fidanzata alla fine di febbraio, stava indagando in particolare su Antonino Vadalà, un imprenditore ritenuto al centro di una frode suoi fondi comunitari all’agricoltura che avrebbe goduto di appoggi da parte di apparati di Stato.

E per questo motivo ora l’opinione pubblica chiede a gran voce indagini indipendenti sul caso e sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel paese. Intanto i sette italiani fermati dopo l’omicidio sono tutti stati rilasciati dalle autorità inquirenti.

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