La Svizzera restituisce all’Egitto un frammento archeologico millenario
La Confederazione ha reso all'Egitto un frammento di una statua del faraone Ramesse II risalente a più di 3'400 anni fa. L'oggetto era stato confiscato a Ginevra nell'ambito di un procedimento penale cantonale.
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Keystone-ATS/tins
La scultura di Ramesse II fa parte di un gruppo di statue in cui il faraone è seduto accanto a varie divinità egizie, ha dichiaratoCollegamento esterno lunedì l’Ufficio federale della cultura.
Il frammento era stato rubato tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta dal Tempio di Ramesse II ad Abydos. Ha attraversato diversi Paesi prima di arrivare in Svizzera.
La scultura in pietra è stata consegnata lunedì all’ambasciata egiziana di Berna da Carine Bachmann, direttrice dell’Ufficio federale della cultura. La restituzione è conforme alla legge sul trasferimento internazionale dei beni culturali, ha dichiarato l’Ufficio.
L’iniziativa conferma l’impegno congiunto di Svizzera ed Egitto nella lotta al traffico illecito di beni culturali, rafforzato nel 2011 dall’entrata in vigore di un accordo bilaterale sulla loro importazione e restituzione.
Entrambi i Paesi sono firmatari della Convenzione UNESCO del 1970 che vieta e previene l’importazione, l’esportazione e il trasferimento illeciti di beni culturali. L’Egitto è stato duramente colpito dal saccheggio e dalla distruzione dei suoi siti archeologici. Gli oggetti a rischio vanno da quelli di uso quotidiano a quelli religiosi o rituali, come offerte funerarie, statue e altri elementi architettonici.
Ramesse II, noto anche come Ramesse il Grande e, nelle fonti greche antiche, Ozymandias, è stato un faraone egiziano vissuto intorno al 1303 a.C.-1213 a.C..
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