La Svizzera immagazzinerà CO2 sotto i fondali oceanici
Il Governo elvetico ha deciso di ratificare un trattato internazionale che gli consentirebbe di catturare ed esportare l'anidride carbonica (CO2) per lo stoccaggio in profondità sotto i sedimenti dei fondali oceanici.
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Keystone-SDA
Dal prossimo anno, la Svizzera potrà esportare CO2 all’estero e stoccarla nei fondali marini per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nette di gas serra. Il Consiglio federale ha deciso mercoledì di ratificare l’emendamento ad hoc al relativo trattato internazionale.
“Lo stoccaggio permanente di CO2 è una parte essenziale della politica climatica se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici internazionali e nazionali”, ha scritto l’Esecutivo in un comunicato stampa. La Svizzera deve avere accesso a giacimenti esteri.
Il Protocollo di Londra consente attualmente lo stoccaggio di CO2 sotto i fondali marini. Nella sua versione attuale, tuttavia, vieta espressamente l’esportazione di rifiuti o di altre sostanze in Paesi terzi per lo scarico o l’incenerimento in mare. L’emendamento del 2009 esenta da questo divieto generale di esportazione.
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