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La Svizzera continua il suo viaggio nel Mondiale 2022

La squadra in festa
© Keystone / Laurent Gillieron

C'era molta attesa per la partita di ieri sera contro la Serbia e in effetti il match - terminato 3-2 per la Svizzera - è stato scoppiettante.

La Svizzera è passata agli ottavi di finale della Coppa del Mondo per la terza volta consecutiva e questo grazie alla vittoria per 3-2 sulla Serbia di venerdì sera.

Il gol della vittoria è arrivato poco dopo l’inizio del secondo tempo (al 48′ minuto) grazie a Remo Freuler e i rossocrociati si sono così assicurati il secondo posto nel Gruppo G. Martedì affronteranno il Portogallo al Lusail Stadium.

I gol della serata

Freuler ha concluso un passaggio di tacco all’indietro di Ruben Vargas, dopo l’assist di Xherdan Shaqiri in area di rigore.

Shaqiri, dal canto suo, ha portato in vantaggio la Svizzera all’inizio del primo tempo (al 20′ minuto), diventando il primo giocatore svizzero a segnare in tre Coppe del Mondo. Poco dopo Aleksandar Mitrovic e Dusan Vlahovic (al 26′ e al 35′) hanno risposto per la Serbia. Breel Embolo ha poi pareggiato i conti poco prima dell’intervallo (44′). 

Quando l’orologio ha raggiunto i 45 minuti, l’allenatore della Serbia Dragan Stojković è sprofondato nella panchina, con il volto pallido e madido di sudore. L’inizio del secondo tempo, come detto, ha poi portato alla vittoria svizzera sin dai suoi primi minuti.

Terzi ottavi di fila

Dopo aver battuto il Camerun e perso contro il Brasile nelle due partite iniziali. la Svizzera aveva bisogno di una vittoria per garantirsi un posto nel girone a eliminazione diretta. La squadra ha raggiunto gli ottavi di finale ai Mondiali del 2014 in Brasile e quattro anni dopo in Russia. In entrambe le partite ha perso per 1-0, rispettivamente contro Argentina e Svezia.

Contro il Portogallo, gli svizzeri cercheranno di raggiungere i quarti di finale per la prima volta da quando hanno ospitato la competizione nel 1954.

Ricordando il 2018

È il secondo Mondiale consecutivo in cui Svizzera e Serbia si incontrano nella fase a gironi. Anche nel 2018 gli elvetici hanno vinto, in quell’occasione fu grazie al gol del 2-1 di Shaqiri all’ultimo minuto. La prima rete era stata data da Granit Xhaka ed entrambi i giocatori, così come l’allora capitano Stephan Lichtsteiner hanno festeggiato omaggiando con le mani la bandiera albanese con il simbolo dell’aquila bicefala.

Xhaka e Shaqiri sono infatti entrambi appartenenti all’etnia albanese di origine kosovara. Uno Stato che ha proclamato unilateralmente l’indipendenza dalla Serbia nel 2008 ma con il quale i rapporti continuano ad essere tesi.

A seguito della partita tra Serbia e Brasile di settimana scorsa, la prima per entrambe le squadre in questo Mondiale, è circolata una foto raffigurante uno striscione in cui il territorio del Kosovo è riempito dalla bandiera serba. 

La scelta di festeggiare mimando l’aquila è stata allora molto criticata, così come l’immagine di qui sopra, sebbene la Federazione serba se ne sia distanziata.

Entrambe le Nazionali si sono quindi accordate prima del match di ieri, impegnandosi a giocare in maniera pulita e professionale, e a lasciare a casa le provocazioni.

La partita si è rivelata, come atteso, molto movimentata, soprattutto nel primo tempo, ma priva di “incidenti”. Verso la fine del secondo tempo, con l’adrenalina in ascesa, c’è stato un momento di tensione tra il capitano svizzero Xhaka e la panchina balcanica. Ma il tutto si è concluso in fretta. 

Aspettando il Portogallo

“Il Portogallo sarà il favorito in questi ottavi. Ma tutto è possibile, promette il commissario tecnico della Svizzera Murat Yakin. “Continuiamo con la fiducia che ci deriva dalla vittoria contro la Serbia. Stasera abbiamo vinto in grande stile. I miei giocatori hanno dimostrato di cosa sono capaci. Non vedo l’ora che arrivi il prossimo turno”.


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